Ai Micioccoli i bambini inventano il gioco più bello del mondo

Giugno Antoniano 2013, giornata dei bambini. Foto di Massimo Renzi

Una bella iniziativa della Pro Calcio Studentesca tiene aperto il tema del rapporto tra bambini e città.

Il 7 giugno, dalle ore 9.30 alle 12.30, la Pro Calcio Studentesca ha organizzato una giornata sul tema “I Bambini giocano” con l’idea di offrire agli alunni delle scuole primarie della città una giornata di divertimento presso il campo da calcio del quartiere Micioccoli. Si punterà ai giochi tradizionali: acchiapparella, mosca cieca, nascondino, guardie e ladri, ruba bandiera. E con l’occasione si svolgerà un concorso per “il gioco più bello del mondo”, che dovranno inventare insieme i bambini di tutte le scuole.

A darci notizia dell’iniziativa è il prof. Tommaso Federici, che indica nella necessità di «Restituire ai bambini lo spazio vitale» il senso dell’operazione. «La giornata – aggiunge – vuole essere un ulteriore stimolo affinché le istituzioni reperiscano nella città spazi in cui i bambini possano giocare in sicurezza, senza che nessuno possa disturbarli. Insieme occorre sostenere i più piccoli nella costruzione di una comunità in cui siano eliminate le differenze e valorizzate le diversità».

I giochi tradizionali da questo punto di vista hanno una marcia in più?

Certo! Fanno in modo che i bambini possano mettere da parte il computerino, il videogame che hanno sempre tra le mani. Ma non solo: la comunità va costruita in senso ampio. Per questo chiederemo che i genitori, o almeno i nonni, i parenti, gli amici, siano presenti insieme ai figli. Crediamo che nella costruzione dei legami e dello spazio comune ci sia la premessa di una società sana, ci sia la chiave di una qualche prevenzione dai tanti mali di questi anni.

L’iniziativa è bella, ma rimane come isolata. Rieti si sta lodevolmente sforzando di essere una città amica dei bambini, ma sembra esserci ancora molta strada da fare. Si può certamente giocare nel campo da calcio dei Micioccoli, ma non nella città così com’è…

È evidente. Da questo punto di vista raccolgo con piacere l’impegno degli amministratori nella ricerca di spazi e soluzioni…

Ma bisognerà pure che una volta per tutte si ammetta la difficoltà di questa situazione. Faccio un esempio: si è appena conclusa la lunga maratona di “Rieti Città amica dei Bambini”. Ci sono state tante iniziative positive, ma abbiamo anche visto che per raggiungerle i bambini sono spesso costretti a passare rasenti i muri, nel poco spazio lasciato dalle automobili. In certi casi debbono per forza essere accompagnati. Una città davvero amica dei bambini sarebbe un’altra cosa. Ma non è un compito che si può dare ai soli amministratori. C’è da mettere in discussione un intero stile di vita.

Infatti, sono d’accordo. Ma mi sembra che non si possa che cominciare dalla ricognizione di spazi attrezzati in cui i bambini possano tornare a giocare in spensieratezza ed autonomia, senza nessun pericolo e senza disturbi di alcun genere. Dopo di che hai ragione: lo spazio vitale lo dobbiamo recuperare in senso ampio, soprattutto quello dei bambini, perché possano stare insieme almeno un paio d’ore il pomeriggio.

E nel frattempo?

Nel frattempo tutti i bambini delle scuole primarie sono inviti domenica 7 ai Micioccoli ad inventare il gioco più bello del mondo. Non sarebbe bello se l’iniziativa si diffondesse su larga scala? Pensa a come si spendono cifre enormi per le Olimpiadi degli adulti: ma delle olimpiadi del gioco dedicata ai più piccoli quanto sarebbero belle? Ed in fondo non costerebbero nulla!