AC Rieti: assemblea per rinnovata fedeltà

AC reatina riunita in assemblea, in convocazione straordinaria rispetto alla normale cadenza triennale (quella elettiva per il rinnovo delle cariche), per fare il punto sulla necessità di rinnovare l’entusiasmo e ritrovare il fervore per una maggiore fedeltà alla “particolare ministerialità” che la Chiesa richiede alla principale aggregazione laicale.

A S. Antonio al Monte, domenica l’altra, l’assemblea diocesana ha visto riuniti i responsabili e i delegati delle associazioni parrocchiali esistenti a Rieti (l’Azione Cattolica è presente nel solo capoluogo, con gruppi attivi in dodici parrocchie, in pratica tutte quelle cittadine – tranne Madonna del Cuore e Chiesa Nuova – più due frazioni limitrofe: Casette e Vazia), per un importante momento di verifica dell’impegno associativo, formativo e apostolico, sulla base di input che dal centro nazionale stanno orientando la riflessione nelle varie diocesi italiane.

Preludio spirituale con una veglia di preghiera il venerdì sera, presieduta dal vescovo monsignor Lucarelli, il quale è poi tornato domenica a rivolgere il suo pensiero ai partecipanti, insistendo sulla speciale vocazione che, in base alle celebri “quattro note” dettate dal Concilio Vaticano II, interessa l’Ac.

I lavori hanno impegnato l’intera giornata, che ha visto l’intervento anche dei rappresentanti del centro nazionale (con Elisa D’Arrigo, consigliere nazionale per il settore adulti) e della delegazione regionale (rappresentata da Ugo Tomassi e Melania Marrocco, incaricati nel Lazio rispettivamente per i settori adulti e giovani), oltre che del presidente della confinante diocesi di Sabina-Poggio Mirteto, Stefano Ludovisi.

Dopo aver riflettuto nei gruppi di come viene vissuta l’adesione all’AC, della dinamica associativa e del cammino di formazione, i delegati, prima di concludere con la celebrazione eucaristica presieduta dall’assistente diocesano don Zdenek, in plenaria hanno votato la bozza di un documento di lavoro che dovrà costituire la piattaforma per un rilancio di una presenza ecclesiale che in passato ha conosciuto una storia “battagliera” e quantitativamente assai consistente, ora deve puntare a una qualità che punti a coltivare vocazioni laicali significative per la comunità ecclesiale e per la società.

[download id=”295″]