200 sfollati a Leonessa, Padre Anavio: «La gente ha paura»

Il terremoto non ha risparmiato la patria di San Giuseppe, ma a essere colpite sono soprattutto le frazioni: Sant’Angelo, Viesci, Sala, e soprattutto Terzone

«Il centro storico è transennato. Non c’è nessuno. La gente sta al palazzetto dello sport, qualcuno in albergo o da parenti». A raccontarci la situazione a Leonessa è padre Anavio Pendenza, parroco di San Massimo in Ville del Piano a Leonessa e direttore della rivista «Leonessa e il suo santo».

Per il centro storico si spera invece di poter certificare l’agibilità in modo da permettere alle persone di tornare a casa, ovviamente al netto della paura di ciascuno.

«La messa la celebriamo all’aperto – spiega padre Anavio – la gente è spaventata, parla solo del terremoto. Molti sono stremati. In tanti la prima notte l’hanno passata in auto. Nel cuore delle persone resta aperta la domanda su come sarà domani, se ci saranno nuove scosse».

Non a caso, insieme agli altri presidi, a favore della comunità è stato attivato anche un sostegno psicologico per affrontare l’attualità di una terra che non smette di tremare.

Quanto al convento si dorme al pian terreno: «è la parte un po’ più sicura. Al primo piano abbiamo subito qualche danno, speriamo niente di grave» spiega il francescano.