Vita nei santuari: movimenti tra i frati minori

Movimenti nelle famiglie dei Frati minori di stanza nella valle reatina. In seguito alle decisioni del definitorio della nuova provincia religiosa che ha unito Lazio e Abruzzo, partenze e arrivi nei santuari francescani, cominciando da Fonte Colombo: da qui si sposta padre Ezio Casella (che in diocesi è direttore dell’ufficio liturgico) diretto a Greccio, mentre padre Marcello Bonforte è destinato alla nuova comunità interobbedenziale in città voluta dal vescovo Pompili (che vedrà insieme i rappresentanti di Minori, Cappuccini e Conventuali stanziati a palazzo San Rufo e animatori della rettoria della chiesa di San Francesco e della cappellania dei monasteri clariani).

Lasciano Fonte Colombo anche fra Antonio Urbano, trasferito a Valmontone, e padre Marco Sebastiani, della provincia minoritica toscana (che ha i propri postulanti al “Sinai francescano” assieme a quelli di Lazio-Abruzzo), che è andato a Poggibonsi (al suo posto un nuovo frate in arrivo dalla Toscana a Fonte Colombo).

A Greccio partenza per padre Domenico Lassandro, trasferito a Bellegra: al santuario del primo Presepe restano padre Luciano De Giusti (divenuto il nuovo guardiano, in sostituzione di padre Alfredo Silvestri, da un paio di mesi destinato dal ministro generale a Roma quale rettore della basilica di Sant’Antonio annessa all’Antonianum), con padre Ezio, padre Pasquale Veglianti (che rimane parroco in paese) e fra Stefano Sarro.

Da Poggio Bustone invece parte padre Franco Mele, diretto al convento abruzzese di Lanciano; padre Giuseppe Panella, pur restando al convento poggiano come vicario, lascia l’incarico di parroco del paese a padre Francesco Di Paolo.