Uno tsunami a Rieti

Beppe Grillo a Rieti

Beppe Grillo sembra essere davvero passato sulla città di Rieti come uno tsunami. Una piazza piena come quella di questa sera si fatica a ricordarla.

Come ogni altra del suo tour, la tappa reatina è stata vista da oltre 11.000 persone grazie ad uno streaming video che ha trasmesso le immagini in diretta sul web. Per rendere accessibile a tutti il monologo del comico, sul palco di piazza Vittorio Emanuele era presente un interprete Lis (Lingua italiana dei segni), che ha “tradotto” l’intervento a vantaggio dei non udenti.

Ampi stralci del “comizio” reatino sono poi approdati nella rete televisiva La7, trasmessi dalla trasmissione “Bersaglio Mobile”.

 

«Potevo starmene a casa tranquillamente, ma non avrei sopportato di stare fermo a guardare i miei figli che vanno via dall’Italia». Così Grillo ha sintetizzato la sua posizione per il pubblico presente.

«A 65 anni mi sono buttato sullo stretto e c’ho messo 20 minuti meno del traghetto» ha scherzato. Al di là delle battute sembra che Grillo sappia bene quali tasti suonare, quali sono le corde sensibili del pubblico. Guarda al disagio sociale, al lavoro squalificato («ci vadano i figli della Fornero a lavorare a 400 euro in un Call Center»), alle pensioni, alla forbice sociale. Ma il comico ha saputo anche fare leva su una visione di futuro: energie rinnovabili, riduzione dell’orario di lavoro, rispetto della piccola impresa, valorizzazione e difesa delle produzioni locali.

«Se cambiamo l’Italia cambia l’Europa» ha insistito, provando a suscitare una voglia di politica ad ampio respiro. Quel che è certo è che in Europa, al momento, un fenomeno del genere è unico.

(Le foto sono di Massimo Renzi).