Trentennale dell’Alcli Giorgio e Silvia: l’abbraccio di un’intera città

Trentennale dell’Alcli Giorgio e Silvia: l’abbraccio di un’intera città. Tante emozioni e tanti riconoscimenti istituzionali per l’associazione di volontariato definita “autentica risorsa del territorio”. Per il compleanno arrivata anche la personalità giuridica.

Si è aperto il giorno di festa sin dalla mattina con l’incontro nelle scuole reatine (Istituto Minervini-Sisti e Liceo Scientifico Jucci) alla presenza di Marco Morandi e Walter Ducci, entrambi amici dell’Alcli Giorgio e Silvia sin dalle prime Partite del Cuore che la Nazionale Italiana Cantanti ha fatto qui a Rieti per sostenere i progetti per i malati oncologici.

Gli studenti, già preparati dalle rispettive dirigenti scolastiche (Mara Galli e Stefania Santarelli) hanno dimostrato interesse e partecipazione verso questa “impresa del bene”, rappresentata da alcuni volontari che hanno raccontato la storia dell’associazione, gli obiettivi e la necessità di contare su un numero sempre maggiore di volontari perché le incombenze relative ai malati di tumore sono diventate tantissime.

La festa per celebrare i 30 anni di vita dell’Associazione Alcli Giorgio e Silvia, è proseguita presso il settecentesco Auditorium Varrone, pieno in ogni ordine di posti; oltre 200 persone che hanno ascoltato le testimonianze e i progetti realizzati in questi 30 anni di attività e soprattutto tante iniziative proiettate al futuro, come il sostegno al Centro Oncologico di Prevenzione e Ricerca della Sabina Universitas, il progetto Alessandra, Alcli Donna, ognuno con risultati sorprendenti ( www.alcli.net).

Presenti le massime autorità e soprattutto i cittadini, persone comuni che in questi 30 anni hanno dato fiducia all’associazione consentendo la realizzazione di numerosi progetti a favore dei malati oncologici a partire dalle numerose donazioni all’Ospedale de Lellis (quasi 2 milioni di euro in attrezzature e arredi) per arrivare al prezioso e indispensabile servizio di assistenza domiciliare, burocratica, psicologica e di trasporto gratuito dei pazienti per le terapie. E poi la Casa di Accoglienza lungo la Terminellese, una struttura realizzata senza soldi pubblici, grazie alle sole donazioni e attraverso le tante iniziative di raccolta fondi. Una struttura che ha ospitato e accolto centinaia di malati e le loro famiglie in cura presso il nosocomio reatino.

Tra gli indirizzi di saluto delle istituzioni, non di circostanza, ma sentiti e pertinenti, è stata significativa anche la lettera del Presidente della Regione, Nicola Zingaretti che ha ringraziato l’associazione per l’enorme impegno al servizio di un’intera comunità.

Significative le parole del Direttore dell’ASL Paolo Anibaldi: «L’Alcli non solo ha aiutato i malati, ma è stato un valido aiuto per noi medici, per riscrivere modalità operative e protocolli. I volontari stanno sempre vicino ai malati hanno saputo ascoltare ed individuare le reali esigenze e hanno consentito al personale medico di migliorare le cure e le terapie che sono state ulteriormente potenziate grazie alle attrezzature che l’Alcli ha donato senza mai pretendere nulla in cambio dalla Asl».

Molto importante anche l’intervento del sott. Vincenzo Capparella, già Primario del Reparto di Oncologia dell’ospedale di Rieti: «Senza l’Alcli Rieti non avrebbe un’Oncologia così funzionale e all’avanguardia».

Anche nei successivi interventi del dott. Mario Santarelli, Primario di Radioterapia, e della dott.ssa Anna Ceribelli, attuale Primario di Oncologia, sono emersi sentimenti di gratitudine sincera per l’operato dell’associazione.

Durante la cerimonia sono state lette importanti testimonianze dalla voce narrante di Maria Rosaria de Rossi accompagnata dal flauto e dal pianoforte di Sandro Sacco e Paolo Paniconi.

Si sono susseguiti momenti di forte emozione soprattutto durante l’intervento della Presidente Santina Proietti che ha ricordato gli inizi di questa straordinaria avventura umana quando appena trentenne si è ritrovata a fondare a Rieti l’associazione tra mille paure e difficoltà, preparando insieme alle amiche mazzolini di fiori da vendere per la prima raccolta fondi.

Il vice presidente Emilio Garofani, dopo aver illustrato l’organizzazione, la concretezza, la trasparenza in ogni azione compiuta in 30 anni di attività, ha chiuso dicendo che l’unico metodo che l’associazione ha seguito è l’amore.

Il Presidente Proietti ha più volte ringraziato tutta la città perché è stata proprio la comunità che strettasi intorno all’Alcli, dandole fiducia, ha consentito questo straordinario cammino.

La cerimonia si è conclusa con il più autorevole riconoscimento istituzionale, “la personalità giuridica” . L’Alcli, associazione di Rieti, dopo 30 anni, viene assimilata a tutte le più importanti associazioni nazionali.

Oltre 500 cittadini si sono poi recati in serata presso la Casa di Accoglienza per continuare i festeggiamenti che si sono aperti con la Banda musicale di Lisciano e la benedizione del vescovo Pompili che ha accompagnato un emozionante lancio di palloncini luminosi in ricordo di tutte le persone che sono volate in cielo.

Con l’apericena e l’esibizione di giovani musicisti (Jacopo Bertini, Davide Rossi) e di danzatrici della Dance Project accompagnati da Cristian Bianchetti e Eliana Cecere, si è chiusa la lunga giornata di festa, con tanti ringraziamenti anche a tutti i fornitori, le aziende, i volontari e cittadini che hanno consentito questi importanti traguardi.

A tutti è stato consegnato un mazzolino di fiori e un particolare gadget; una pen drive con l’esclusivo video sulla storia dell’Alcli, realizzato in collaborazione con la Ciak Video produzione in ricordo di questo memorabile trentennale.