Tre atleti reatini nella delegazione di Special Olympics in visita alla Camera dei Deputati

Importante riconoscimento per il Movimento Special Olympics che con una delegazione composta da atleti, tecnici e dirigenti provenienti è stata ricevuta da Gianfranco Fini, presidente delle Camera dei Deputati. Tra loro anche Donatella Mancini, Matteo Santucci e Matteo Chiaretti, in rappresentanza delle decine degli atleti della Provincia di Rieti coordinati dal direttore locale Morena De Marco.

Il presidente di Special Olympics, Maurizio Romiti ha illustrato le attività che caratterizzano l’associazione dedicata all’integrazione delle persone con disabilità intellettiva nella società, accompagnato dai due atleti Lelia e Luca che hanno recitato con orgoglio il giuramento “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” a nome di tutti i 13.000 atleti Italiani.

Lo stesso presidente ha voluto sottolineare l’importanza del messaggio trasmesso da Donatella Mancini nel suo libro “Specialmente io”, che sarà presentato a Rieti presso la Biblioteca Paroniana, l’8 giugno. Una copia del volume è stata donata proprio al presidente della Camera e ai capidelegazione delle varie regioni presenti a Roma.

«Sono orgogliosa che alcune frasi del mio libro siano state lette in un luogo così importante – ha detto Donatella Mancini – e questo mi ripaga dell’impegno e del tempo che ho aspettato per raggiungere questo obiettivo. Spero sia un esempio per tanti miei compagni».

«E’ un bellissimo regalo poter guardare i vostri sorrisi, ma soprattutto sentire il vostro entusiasmo e la vostra passione» ha commentato l’onorevole Fini, aggiungendo che «lo sport insegna in primo luogo ad aver rispetto per se stessi, per le regole, ma soprattutto per l’avversario che abbiamo di fronte. Quando si gareggia siamo tutti uguali, perché spinti dalla medesima volontà di partecipare e dare del nostro meglio. Lo sport può essere per tutti, nessuno escluso, un mezzo formidabile di crescita individuale e d’inclusione sociale».