Terremoto Italia centrale: partiti i sopralluoghi sugli edifici privati

I cittadini possono fare domanda di verifica presso Centri operativi comunali e Comuni

Proseguono le attività legate alla gestione dell’emergenza per il terremoto che, lo scorso 24 agosto, ha colpito le Regioni del centro Italia.

In questi giorni si sta lavorando, a ritmi serrati, alle verifiche di agibilità sugli edifici pubblici, a partire dalle scuole, anche in vista dell’imminente riapertura dell’anno scolastico.
Nella giornata di oggi, sono inoltre partiti ad Accumoli i primi sopralluoghi sugli edifici privati, a cominciare da quelli che non hanno subito crolli, per favorire un rientro il più rapido possibile delle persone la cui casa è agibile o può essere nuovamente abitata con piccoli interventi. Progressivamente le squadre si sposteranno verso le zone rosse dei Comuni colpiti, dove i crolli e gli edifici gravemente danneggiati sono numerosi.

Ma cosa deve fare un cittadino per richiedere un sopralluogo? E in cosa consiste esattamente questo tipo di valutazione? Tre domande e risposte per saperne di più:

A chi devo richiedere la verifica della mia casa?
Devi fare richiesta al tuo Comune o al Centro operativo comunale compilando il modulo allegato alle “Indicazioni operative per il censimento danni”, pubblicate sul sito del Dipartimento della Protezione Civile.
Il modulo da compilare per le abitazioni private è il Modello IPP “Istanza di sopralluogo per edifici/opere pubbliche, privati”.

Una volta presentata domanda, chi svolge la verifica?
La verifica è a cura di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) o esperti. Questi tecnici devono essere stati formati in uno dei corsi sulla “Valutazione di agibilità e rilievo del danno”, organizzati secondo lo standard condiviso col Dipartimento della Protezione Civile. Solo per i dipendenti pubblici o per il personale dei centri di competenza – che non abbiano seguito i corsi – è necessario avere la qualifica di esperto e quindi aver partecipato a campagne di rilievo del danno dal 1997 per almeno tre diversi eventi, con un numero minimo di 15 giornate di sopralluoghi, o in caso di singolo evento, aver effettuato almeno 30 giornate di sopralluoghi.

Che cos’è la scheda Aedes?
La scheda Aedes – utilizzata a partire dal terremoto umbro-marchigiano del 1997 e in tutti gli eventi sismici successivi – è un scheda per il rilevamento speditivo dei danni, la definizione di provvedimenti di pronto intervento e la valutazione dell’agibilità post-sismica di edifici con tipologia strutturale ordinaria (in muratura, in cemento armato o acciaio intelaiato o a setti) dell’edilizia per abitazioni e/o servizi. Questa scheda non può essere applicata a edifici industriali (quali ad esempio i capannoni prefabbricati, per i quali si una scheda dedicata), monumentali (in particolare le chiese, per le quali esiste un altro tipo di scheda), o altri manufatti (come, ad esempio, i serbatoi), né a ponti e altre opere infrastrutturali.