È stata veramente una bella emozione quando venerdì pomeriggio il Sindaco della nostra Città, Simone Petrangeli, ha tagliato il nastro per inaugurare il campo comunale “Micioccoli” diventato finalmente, a tutti gli effetti, un campo di calcio.
E dire cha al campo Micioccoli di partite di calcio ne sono state giocate qualche centinaio, forse più di un migliaio… però d’ora in poi sarà possibile disputare partite “ufficiali”, quelle vere: squadre da una parte e pubblico dall’altra, arbitro designato dalla locale sezione A.I.A. , ammessi nel recinto di gioco solo i giocatori in lista, gli allenatori, gli accompagnatori ufficiali e gli addetti all’arbitro di entrambe le squadre; tutti gli altri fuori, dall’altra parte, in tribuna.
È stato un percorso lungo, faticoso, a volte tortuoso, con tanti ostacoli da superare, con tante domande da fare, con tante aspettative a volte andate deluse, ma… alla fine ce l’abbiamo fatta: il campo Micioccoli è diventato un campo di calcio a tutti gli effetti, omologato dai tecnici della Federazione Italiana Gioco Calcio ed è stato assegnato per tre anni alla nostra scuola calcio con la possibilità di prolungare l’assegnazione fino a sei anni.
Possiamo essere orgogliosi di quanto fatto sinora. Ma certo, questo non deve rappresentare un punto di arrivo ma solo un arrivo di tappa… domani si riparte per raggiungere nuovi traguardi, nuovi obiettivi, nuove grandi soddisfazioni, per una scuola calcio di puro settore giovanile che ha sempre operato per la promozione del gioco del calcio nella nostra Città, per il benessere dei bambini che si avvicinano a questo meraviglioso sport, facendo dello stesso un mezzo educativo di crescita personale e sociale.
Era il 1999 quando la Pro Calcio Studentesca fu fondata da un gruppo di amici che, pur a malincuore, si staccarono da quella che allora era la scuola calcio che, nella nostra Città, andava per la maggiore, la Stella d’Oro; la Pro Calcio Studentesca nacque perché non eravamo d’accordo con la “politica societaria” che i vertici della Stella d’Oro volevano imporci: giocano solo i più bravi, la nostra deve essere una scuola calcio selettiva per permettere ai più bravi di emergere…
Ci ribellammo: in quanto scuola… tutti dovevano essere messi nella condizione di giocare, tutti dovevano divertirsi, tutti avevano il diritto di non essere dei campioni, tutti avevano il diritto di essere seguiti da persone competenti in grado di rispettare i ritmi di crescita e di apprendimento di ciascuno, tutti dovevano imparare ad avere rispetto per se stessi, per le regole, per gli altri, tutti dovevano diventare “persone” civili oltre che bravi calciatori.
Dicemmo tutte queste idee all’allora presidente della Stella d’Oro che quasi prendendoci in giro disse che eravamo dei sognatori, degli utopisti, persone fuori dalla realtà e che così facendo non saremmo andati da nessuna parte.
Ci dividemmo: la Stella d’Oro con tutto il suo blasone, la sua tradizione, la sua forza sul territorio da una parte, noi… poveri… dall’altra
Per un brevissimo periodo convivemmo al campo Gudini (ex Fondiano), poi ci cacciarono: troppo forti loro, troppo deboli noi. E l’allora assessore allo Sport, Marzio Leoncini, pensò bene di relegarci al polivalente Micioccoli, allora “tempio” del baseball, sport con il quale abbiamo convissuto per tre anni.
Ridevano tutti; avevamo spazi limitati, dovevamo sbrigarci a uscire dal campo perché poi arrivavano quelli del baseball che giocavano in serie A e ci prendevano a “pallettate” con i loro “fuori campo”, ci sentivamo profughi, ci sembrava di non avere una casa dove portare avanti le nostre idee.
Ma non è stato così, siamo stati bravi a perseverare, a non demordere a credere nel nostro progetto e alla fine abbiamo dimostrato che avevamo ragione noi: la Stella d’Oro non esiste più, ha fallito nelle sue scelte societarie; il baseball è stato una meteora; noi sono 16 anni che portiamo avanti le nostre idee, il nostro modo di essere, la nostra filosofia:
- Facciamo del gioco del calcio un’attività sportiva educativa
- Impariamo a giocare al calcio divertendoci
- Non ci esaltiamo nella vittoria, non ci abbattiamo nella sconfitta
- Ogni sogno può diventare realtà solo se abbiamo il coraggio di inseguirlo.
E allora ricordiamoli i fondatori della Pro Calcio Studentesca Rieti 1999: Angelo Cianetti, Oliviero Olivieri, Flaviano Provaroni, David Festuccia, Alberto Cavalli, Guerrino Rosati, Gino Apollaro, Roberto Apollaro, Daniela Galloni, Stefano Mariantoni, Manlio Vannicelli, Mauro Passarani, Mauro Mariantoni; il primo presidente fu Massimo Fraioli.
A Massimo Fraioli sono succeduti Angelo Cianetti, Felice Cerafogli, Roberto Pietropaoli, Provaroni, Antonio Marinelli, Riccardo Curci, fino ad arrivare all’attuale presidente Marino Flammini.
Grazie, grazie a tutti coloro che hanno fatto parte in questi anni della Pro Calcio Studentesca Rieti, grazie a tutti i nostri collaboratori, ai nostri amici, ai nostro sponsor, ai nostri tecnici che hanno abbracciato incondizionatamente la nostra filosofia calcistica, grazie alle Istituzioni che ci sono state vicine e ci hanno aiutato a crescere, grazie a tutti noi che non abbiamo mollato.
E adesso avanti a tutta forza; l’attuale Consiglio Direttivo della Pro Calcio Studentesca formato da Marino Flamini (presidente), Luca Caprioli (vice Presidente), Mario Guadagnoli, Daniela Bucci, Chiara Marotta, Rosaria Mistretta, Pierluigi Festuccia, Giancarlo Pacifici, Flaviano Provaroni, David Festuccia, Oliviero Olivieri, Giancarlo Petrangeli, Claudio Corsi, Angelo Cianetti, Felice Cerafogli, è pronto ad affrontare nuove sfide, a raggiungere altri traguardi, a conquistare nuovi arrivi di tappa, a compiere altre imprese, a progettare un futuro importante per il campo “Micioccoli”.