Solenni festeggiamenti per Santa Filippa Mareri

A Borgo S. Pietro, distante 20 km da Rieti, nel nuovo centro abitato -ricostruito dopo la sommersione dell’antico Borgo nelle acque del lago del Salto (1940), con la partecipazione del Vescovo di Rieti, mons Delio Lucarelli, dei Vescovi emeriti mons Giuseppe Molinari e mons Giuseppe Di Falco, di rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato, delle Istituzioni civili e di numerosi devoti, si sono svolti solenni festeggiamenti in onore di Santa Filippa. Prima Santa dell’ Ordine Francescano delle Clarisse. Alla concelebrazione della Santa Messa è seguita, per le vie del Borgo, una lunga processione con la statua della Santa e la recita del Santo Rosario. A Borgo S. Pietro, come vuole la tradizione, Filippa Mareri, dopo l’incontro  con San Francesco, seguì le sue orme consacrandosi totalmente a Dio. Abbandonò gli agi della nobile famiglia e si ritirò sui monti, sopra il Castello Mareri,   con alcune amiche in una grotta che oggi si chiama Grotta di S. Filippa. I fratelli Tommaso e Gentile, dopo aver tentato in diversi modi di dissuaderla dal suo proposito di consacrazione, con atto notarile le donarono il castello e la chiesa di S. Pietro de Molito, oggi Borgo S. Pietro. Qui Filippa fondò il Monastero che porta il suo nome, seguendo l’insegnamento di S. Francesco e l’esempio di S. Chiara. Sotto la sua guida il Monastero divenne una scuola di santità e la fondatrice maestra di vita spirituale. Le suore, destinate dalla fondatrice alla vita contemplativa, non sono venute meno alla vocazione originaria anche dopo il 1929, quando, per iniziativa del Vescovo di Rieti Massimo Rinaldi e con l’approvazione di Pio XI, si sono aperte alle necessità della popolazione. Oltre alla vita di preghiera e contemplazione, le suore sono impegnate nell’assistenza agli emarginati, ai poveri, agli anziani e sono attive nelle scuole, in particolare dell’infanzia e nell’accoglienza di quanti intendono trascorrere periodi di quiete e di preghiera.