Una serata culturale Laudato si’ a Roma, in lode della creazione di Dio

Venerdì 23 marzo la basilica di Sant’Antonio al Laterano, in pieno centro di Roma, è stata teatro di un evento culturale per evidenziare l’enciclica Laudato Si’.

Una serata piena di fratelli e sorelle della famiglia francescana che si sono riuniti per lodare il loro Creatore, una notte di musica meravigliosa e caratterizzata dell’esposizione di una bella icona di San Francesco e Santa Chiara portata nel pellegrinaggio dello scorso anno in 18 paesi dell’America Latina.

Il pubblico ha incluso ambasciatori e rappresentanti delle ambasciate presso la Santa Sede, i rettori dell’università Antonianum e Urbaniana, i superiori generali di una decina di congregazioni delle suore francescane e i rappresentanti dei cappuccini, conventuali, salesiani, domenicani e benedettini.

Sono stati trattati con spettacoli musicali tre artisti, tra cui frate Alessandro Brustenghi, Ofm, che fa parte della fraternità della Porziuncola. La sua vocazione gli ha fatto sviluppare il suo talento musicale, fino a diventare un tenore riconosciuto a livello internazionale e firmare un contratto con Decca Records con cui ha registrato tre Cd: “Voice from Assisi”, “Voice of Joy” e “Voice of Peace.”

Il pubblico ha anche ascoltato il Maestro Eugenio Fagiani, considerato uno dei migliori organisti in Italia ed internazionalmente conosciuto.

Infine, il famoso Piccolo Coro “Mariele Ventre,” con sede all’Antonianum di Bologna, ha ricevuto una risposta molto calorosa. Questo coro di bambini è stato fondato più di 60 anni fa e ora è tra i più famosi al mondo, con esibizioni prestigiose a livello nazionale e internazionale.

Alla fine della serata, Fr. Michel Perry, il ministro generale, si è rivolto al pubblico.

Usando i pensieri e le parole del Cantico delle Creature, ha parlato dei gravi pericoli che minacciano la nostra casa comune e ha esortato tutti i presenti a un impegno ancora maggiore per la sua protezione e cura. Ha sottolineato che dobbiamo riscoprire la verità che tutto viene come dono di Dio – il motivo del profitto non è sufficiente per una vita autenticamente umana. In un mondo in cui tutto, persino il gioco, è diventato mercificato, dobbiamo credere che sebbene la poesia, la canzone e la bellezza non siano “utili” nel senso comune, non possiamo vivere senza di loro.

Riflettendo sulla vita di San Francesco, Fr. Michael ha detto che il Dio di Francesco è un Dio sofferente – un Dio che condivide la sofferenza di essere umano, e che ha dato a tutta la Creazione una dignità intrinseca. Questo è il Dio della tenerezza a cui l’anima poetica di San Francesco ha risposto nel Cantico: Laudate e benedicete mi’ Signore et rengraziate e serviateli cum grande humilitate.

-da OFM