“Sentinelle sedute” contro “Sentinelle in piedi”

Il 13 Dicembre anche a Rieti scenderanno in piazza le “Sentinelle in piedi” per difendere la famiglia “naturale” e la libertà d’espressione.

«Appare difficile, leggendo i comunicati stampa dell’organizzazione – scrivono dal Movimento Giovanile Controvento – capire come i due valori sopracitati possano essere messi sullo stesso piano».

«La famiglia naturalmente e comunemente intesa è un valore più che soggettivo: chi siamo noi per rivendicare la superiorità a livello etico, affettivo e legale della famiglia “naturale” rispetto ad un’altra famiglia diversamente articolata?» si domandano dal movimento capitanato dal consigliere comunale Gabriele Bizzoca. «Il concetto stesso di famiglia è di per sé soggettivo e mutevole, e la celebrazione della famiglia “naturale” è già un atto discriminatorio nei confronti, non solo della realtà omosessuale, ma anche di tutti i modelli di famiglia non inclusi in tale definizione (es. genitori single, coppie non legate da matrimonio, coppie con figli avuti tramite adozione)».

«Dicono di manifestare contro il disegno di legge Scalfarotto in quanto lesivo della libertà di espressione: questi uomini e donne benpensanti dimostrano l’ipocrisia di una società conservatrice impaurita dalla possibilità di non poter più etichettare, giudicare, allontanare ed insultare “froci”, “lesbiche” e “trans”» sottolineano da Controvento, spiegando: «La proposta di legge Scalfarotto è la famosa legge anti omofobia. Cosa prevede questa legge? Estende agli atti motivati da omofobia le sanzioni già previste sulle discriminazioni etniche, razziali e religiose. In pratica essa punisce non la semplice manifestazione di un’opinione ma coloro che commettano, o istighino a commettere, atti violenti o discriminatori fondati sull’omofobia. La libertà di opinione e di parola è dunque salva ma non la libertà di commettere atti violenti o che invitino alla violenza».

«Sabato 13 dicembre dalle ore 17 alle ore 19 – annunciano da Controvento – noi, “sentinelle sedute”, saremo presenti in Piazza del Comune con un sit-in per testimoniare la nostra opposizione alle discriminazioni e all’intolleranza. Controvento invita i giovani, gli anziani, le famiglie (tradizionali e non) a unirsi a questa iniziativa portando un libro e una sedia (o uno sgabello, un tappeto… o quello che volete!) perché abbiamo intenzione di sederci accanto agli Ultimi, quelli che secondo loro dovrebbero essere Beati e a cui, invece, non vengono riconosciuti diritti fondamentali!»

«Sediamoci tutti per difendere gioiosamente la vera libertà di espressione che speriamo un giorno permetterà a uomini e donne di vivere liberamente la loro affettività» concludono dal movimento.