Sabato 21 gennaio la Basilica Cattedrale di Santa Maria in Rieti ospiterà l’ordinazione episcopale di monsignor Vito Piccinonna. La celebrazione segnerà l’inizio del suo ministero episcopale nella Diocesi di Rieti, ma nella giornata di ieri il vescovo eletto ha preso un primo contatto con la realtà che è stato chiamato a guidare da papa Francesco.
Giunto in coincidenza dell’anniversario della Regola, don Vito ha salutato i francescani che si stavano radunando a Fonte Colombo per vivere la ricorrenza, quindi è sceso in città dove, accompagnato da mons Domenico Pompili, ha conosciuto i dipendenti della Curia e visitato il Palazzo Papale e i suoi dintorni, soffermandosi davanti ai presepi allestiti in modo permanente sotto le volte dell’episcopio. Dopo un passaggio all’ex Seminario, che figura tra le sedi espositive della Valle del Primo Presepe, il vescovo eletto ha raggiunto la basilica di Sant’Agostino, dove ha ritrovato i religiosi scesi in processione per partecipare alla Messa e si è intrattenuto con il cardinale José Tolentino, che ha presieduto la celebrazione eucaristica.
Una mezza mattinata in tutto, vissuta con semplicità, che ha visto una spontanea simpatia nascere tra il nuovo vescovo e le persone incontrate in questa breve visita nel reatino. Don Vito è il vescovo più giovane d’Italia, ma il suo bagaglio non manca certo di esperienze, maturate in una vita sempre vissuta al plurale, a contatto con gli altri. «Mi piace mettermi in ascolto, parlare, passeggiare, camminare. Mi piacciono le situazioni informali e mi appassiona il sogno che papa Francesco esprime nella Evangelii gaudium: una Chiesa che non smette di uscire per portare dove l’uomo gioisce, spera e soffre la bellezza del Vangelo di Gesù», ha spiegato in un’intervista pubblicata sul numero 42 di Frontiera.
E la coincidenza della sua visita con l’anniversario della Regola ha un sapore speciale: «Adoro san Francesco, dunque il Papa mi ha proprio inviato nel posto giusto!».