Scout

Scout a Fonte Colombo per scoprire la Regola

Gli educatori della branca Lupetti del Distretto Lazio nord-Umbria Fse si sono ritrovati, in pieno spirito di “Famiglia Felice”, domenica 12 settembre presso il Santuario di Fonte Colombo

Gli educatori della branca Lupetti del Distretto Lazio nord-Umbria Fse si sono ritrovati, in pieno spirito di “Famiglia Felice”, domenica 12 settembre presso il Santuario di Fonte Colombo. Giornata meravigliosa, posto incantevole e scelta per nulla casuale vista l’attività vissuta a tema francescano. Infatti è proprio qui che Francesco si dedica alla stesura definitiva della Regola, destinata a guidare la vita quotidiana della comunità dei frati recuperando il significato evangelico della povertà e istruendo a una nuova forma di predicazione itinerante.

Non a caso il santo è il patrono dei Lupetti che vivono in pieno spirito di cristiana letizia, nella natura, esperienze educative indimenticabili che li portano a «giocare bene per imparare a vivere bene», facendo sempre del loro meglio.
La giornata è preparatoria a quella del 4 ottobre, festa del santo, durante la quale tutti i Consigli di Branco d’Italia si collegano online per “riunirsi sotto Francesco” e condividere le proprie attività in fraternità.

Attraverso un percorso di conoscenza del santuario, è stato possibile rivivere alcuni principali episodi della vita di Francesco dai cui temi sono scaturite riflessioni anche sulla propria vocazione, dall’«Io alla scoperta del Noi».

A partire dalla differenza tra il progetto del padre di Francesco e quello di Dio-Padre, ma anche dall’essere stato il santo conteso tra l’ambizione di essere cavaliere e l’attrazione per il servizio. E poi l’insegnamento di non giudicare nessuno… nemmeno la Chiesa, che arriva attraverso il racconto dell’incontro con il lebbroso.

Tanti episodi attraverso i quali ri-costruire il senso della Regola Francescana. Indimenticabili in un contesto scout sono stati anche i canti, i bans e i molteplici giochi vissuti in un contesto armonioso, ricco di gioia, di divertimento e di crescita interpersonale.

Dopo la celebrazione eucaristica vissuta in “semplicità fisica”, ma in “ricchezza di spirito”, i “Vecchi Lupi” hanno praticato un servizio di particolare utilità al luogo ospitante: quello della parziale pulizia di un muro di contenimento dalle erbe infestanti. Forza di volontà, fatica, condivisione, gioia sono stati e sono alla base di qualsiasi opera di bene, ancor di più se educativa. Tutto ha permesso di far ri-vivere come azioni ri-costruttive l’idea della fratellanza e del sostegno reciproco, specialmente dopo un periodo difficile come quello della Pandemia, rimanendo solidi nella fede. «È stata veramente una cosa ben fatta!».