Sanita reatina, Aurigemma: «Zingaretti abbandona il Reatino»

«Come al solito, mentre i cittadini vanno in ferie, qualche furbetto del quartiere utilizza il mese di agosto per portare avanti iniziative e scelte incomprensibili e poco chiare, sfruttando forse il fatto di poter agire in solitudine. E questo sembra essere il caso della sanità laziale. Della mancanza di programmazione e pianificazione in questi quindici mesi di guida Zingaretti ne abbiamo parlato più volte, ora è la volta del decreto con cui il Presidente della Regione fissa il programma operativo nel periodo 2013 2015».

Lo dichiara il vice presidente della commissione Salute della regione Lazio Antonello Aurigemma, che spiega: «Dopo le problematiche relative agli ospedali della Ciociaria, della provincia di Latina e del viterbese, adesso è la volta del reatino. Dopo quasi un anno e mezzo di assenza, Zingaretti utilizza i giorni di ferragosto per portare avanti un piano che non è stato condiviso né dalle commissioni, né dalle categorie e dalle realtà locali. Infatti, come evidenziato dall’ex consigliere regionale Antonio Cicchetti, sono tante le anomalie che emergerebbero dal documento, che a breve sarà ufficiale: in primis non si capisce come mai il Grifoni di Amatrice non venga considerato presidio in zona svantaggiata, visto che si trova a 1000 metri di altitudine, mentre altri ospedali a un’altitudine più bassa sono stati salvati proprio perché ritenuti in zona svantaggiata. Inoltre, ci sono preoccupazioni anche per il De Lellis di Rieti: il serio rischio è che vengano chiusi reparti importanti come chirurgia vascolare, emodinamica, geriatria, emodialisi. Quindi, una sorta di chiusura mascherata, con i cittadini che verrebbero privati di prestazioni importanti».

«I territori del Lazio – conclude Aurigemma – continuano a essere abbandonati, la sanità è fuori controllo e il Presidente Zingaretti si limita agli annunci e a prendere impegni, che sistematicamente poi non è in grado di rispettare. Non vorremmo essere ripetitivi, ma se per attirare l’attenzione dell’amministrazione regionale è necessario dar vita ad una marcia della salute come avvenuto in Ciociaria, noi ci adegueremo. Il nostro obiettivo è quello di garantire ciò che Zingaretti ad oggi non è stato in grado di fare, ossia il diritto alla salute dei cittadini del Lazio»