Sanità: la protesta dei sindacati scende in piazza

Fino al 30 giugno le organizzazioni sindacali saranno presenti in piazza del Comune con un gazebo per protestare contro l’accorpamento, durante il periodo estivo, di alcuni reparti del de Lellis.

«Ultima azione negativa di una serie – fanno sapere da Cgil, Cisl, Uil Fials e Rsu aziendali – che oramai dura da troppo tempo e che ha portato la nostra sanità in una situazione di quasi non ritorno».

Per i sindacati la Regione sembra aver dimenticato Rieti e i suoi cittadini: «I servizi, per la cronica carenza di personale, peggiorano giorno dopo giorno, come ben recepiscono i cittadini che si rivolgono alle strutture sanitarie reatine».

«Dobbiamo reagire contando solo sulle nostre forze – proseguono i sindacalisti – per questo abbiamo pensato ad alcune iniziative che necessariamente dovranno essere sostenute da tutti. Il presidio permanente con volantinaggio per sensibilizzare i cittadini sulla grave situazione in cui versa la sanità reatina è una di queste».

«C’è poi la richiesta al sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, della convocazione della Conferenza dei sindaci. Richiesta accordata dal primo cittadino ieri l’altro durante il faccia a faccia avuto con la dirigenza Asl e in fase di definizione, per il prossimo 17 giugno. E non ultimo – insistono le sigle – l’organizzazione di una manifestazione di protesta a fine giugno sotto la sede della Regione a Roma dove sarà invitata la cittadinanza e tutti i sindaci della provincia con tanto di fascia tricolore e gonfalone del Comune».

In corso anche una raccolta firme: «È necessaria la partecipazione di tutti – spiegano Gianni Ciccomartino, Sandro Antonacci, Domenico Teodori e Marino Formichetti e Claudio Mari – sia alla manifestazione di Roma, sia per il presidio in piazza del Comune».

Il tutto mentre sullo sfondo rimane la vicenda degli oltre 200 interinali in servizio in ospedale rimasti senza stipendio.