È stato firmato oggi un protocollo con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative di tutta la dirigenza del Sistema Sanitario Regionale e del comparto che punta a eliminare, nel rispetto dei limiti imposti dal Piano di rientro, la piaga del lavoro precario nelle strutture della sanita del Lazio.
“Siamo ad un passaggio storico – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – dopo aver ridefinito un quadro programmatorio certo e condiviso per governare la sanità del Lazio anche nei prossimi anni e aver nello stesso tempo risanato i conti, possiamo oggi programmare la fine del precariato per le migliaia di medici, infermieri, tecnici che lavorano anche da dieci e più anni con contratti a tempo determinato nella nostra sanità”.
La Regione Lazio entro il 2015, avvierà dunque un piano triennale per la stabilizzazione dei precari che lavorano nella sanità ed a settembre pubblicherà un decreto in cui saranno ulteriormente specificate le procedure operative. La Regione Lazio per avviare questa operazione storica, ha già proposto ai ministeri affiancanti, di modificare la percentuale del turn over, a partire dalla seconda metà del 2015 dal 15% al 30% del numero del personale cessato dell’anno precedente, poi successivamente al completamento del riordino previsto dai programmi operativi, di superare il blocco del turn over e attenersi alla normativa nazionale in materia. L’operazione dovrà essere in linea con quanto previsto dai programmi operativi 2013-2015, il riordino della rete ospedaliera, dell’emergenza e delle reti “tempo dipendenti” e degli Atti aziendali. Inoltre le Aziende in questa fase stanno procedendo alla definizione della propria dotazione organica. Un quadro normativo completo che permette di programmare la fine del precariato in sanità. Il processo di stabilizzazione avverrà mediante procedure concorsuali riservate nella misura massima del 50% delle possibilità di assunzione previste dalla Regione Lazio nel piano triennale.
“Si tratta – ha concluso Zingaretti – di migliaia di persone a cui oggi diamo una concreta speranza di stabilizzazione indicando tempi e modi del processo che si avvia con questo protocollo. E’ una bella notizia”.