Riordino delle Province, la Uil scrive a Rinaldi

Pubblichiamo una lettera inviata dalla UIL FPL al presidente della Provincia Rinaldi.

Le note vicende sul riordino delle Province (Legge Delrio), da oltre un anno stanno mettendo a dura prova la tranquillità dei dipendenti per l’incertezza del proprio futuro, stanno anche minando la lucidità della classe dirigente.

Negli ultimi periodi sono state tenute alcune riunioni per parlare a vuoto stante la mancanza di una legge regionale che stabilisca le competenze.

Nonostante ciò, da parte della dirigenza, si è vista una frenesia ad individuare solo ed esclusivamente il personale da trasferire alla Regione e non a trovare una soluzione che riguardi tutti i dipendenti come richiesto dalle organizzazioni sindacali.

Abbiamo avuto contezza di comunicazioni non corrispondenti al vero, come la nota del 01.07.15 prot.n. 28881 (pervenuta alle organizzazioni sindacali solo in data 21 luglio 2015).

Con quella missiva il Segretario Generale della Provincia di Rieti comunicava alla Regione Lazio che in data 17.06.15 con nota prot. n. 27094 è stato aperto il tavolo tecnico per il confronto e che gli elenchi di personale saranno inviati in tempi brevi e comunque al termine della consultazione (30 giorni).

Niente di più falso!

Non è stato aperto nessuno tavolo “tecnico” con le organizzazioni sindacali e RSU come citato dalla Provincia di Rieti, in particolare la nota prot. n. 27094 del 17.06.15 non è altro che una comunicazione di disponibilità ad accedere a documentazione richiesta in precedenza dalle organizzazioni sindacali e non riconducibile a nessuna apertura di tavoli.

Il confronto è stato richiesto da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL con nota in data 27 luglio 2015 consegnata per le vie brevi alla delegazione trattante di parte pubblica nella riunione tenutasi in pari data!

Ovviamente l’apertura del tavolo è stata una scelta obbligata da parte delle organizzazioni sindacali per non consentire che si procedesse in maniera unilaterale.

E’ pur vero che nella stessa richiesta si ribadisce il fatto che l’amministrazione non ha fornito un benché minimo criterio per individuare personale in esubero (L.190/14 e circolare 1/2015 – Madia) da assegnare eventualmente alla Regione viste le disponibilità, rispetto al personale che svolge le funzioni delegate o assegnate con la Legge Regionale del Lazio n. 14/99.

Ad oggi comunque i criteri non sono stati inviati!

La prima riunione di confronto si è tenuta in data 04.08.15 ed è servita solo per calendarizzare i prossimi incontri: 24 agosto e 27 agosto (sarebbe bastata una telefonata!).

Ciò è avvenuto con grande disappunto dei presenti che si aspettavano qualcosa di diverso.

E’ la dimostrazione che da una parte vi è una fretta spasmodica di individuare solo il personale da far transitare alla Regione Lazio e per contro non si forniscono criteri per individuarlo, a parte quello che da anni svolge le attività assegnate o delegate dalla Regione Lazio.

La parte pubblica, pur sapendo che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e parte delle RSU era in ferie (è stato verbalmente comunicato durante la riunione “calendarizzatrice”del 4 agosto) sceglie la “la viglia di Ferragosto” per dare una nota informativa alle organizzazioni sindacali.

Comprenderà signor Presidente, che questa rappresenta una caduta di stile che non rientra tra le normali e corrette relazioni sindacali!

Per non parlare dei contenuti della informativa che include un elenco monco di persone che svolgono le deleghe Regionali di cui alla L.R. 14/99.

Elenco parziale rispetto ai documenti precedentemente consegnati dal Dirigente del Personale.
Tra i documenti ricevuti vi è un file (“dipendenti funzioni delegate solo totali”) che indica ben altre e maggiori risorse umane inserite nelle funzioni delegate.

La nuova e recente comunicazione con indicazione nominativa di personale, casualmente (sic!), omette di citare: Caccia e Pesca; Turismo; Sport; Strade Regionali, ecc. ecc. chissa perché?

Quando bastava fare un elenco completo (senza inserire i nomi) ma solo con l’indicazione delle categorie possedute dal personale assegnato e che svolge quelle funzioni anteriormente alla data del 06.04.14.

E’ di tutta evidenza che la data scelta ed il contenuto della missiva hanno ingenerato un clima di ulteriore tensione e di sospetto.

Prendiamo nette distanze dall’accaduto anche perché questa organizzazione sindacale non è solita fare accordi per salvaguardare qualche “amico” ma è interessata solo ed esclusivamente a trovare una soluzione che riguardi tutto il personale!

A ciò si aggiunge la richiesta di molti dipendenti fatta a Lei ed alle organizzazioni sindacali di avere un incontro per essere informati su ciò che sta accadendo, a cui la S.V. ha dato seguito comunicando che dopo le ferie avrebbe organizzato l’incontro.

Ebbene, sarebbe bastata la Vostra gentile risposta a far desistere dall’infausta scelta di inviare una informativa la vigilia di Ferragosto!

Quanto sopra premesso per sottolineare come una siffatta informazione è una “provocazione” che non aiuta: ingenera confusione, malcontento e sospetti tra il personale dipendente.

Alla luce delle premesse con la presente siamo a chiederLe di azzerare la delegazione trattante di parte pubblica e di nominarne una nuova avendo accortezza di inserire Dirigenti non direttamente interessati a possibili ingressi alla Regione Lazio.