Quei giovani pronti per il Meeting di Greccio

Il linguaggio è quello oggi di moda. Rigorosamente anglofilo nelle espressioni e nella terminologia che ricalca il mondo comunicativo di oggi. Cominciando dal nome, che non è semplicemente “incontro” o “raduno”, ma il più altisonante meeting. Quello che vedrà insieme i giovani over 18 nei giorni 2, 3 e 4 gennaio nel luogo più confacente al tempo natalizio che è quello del primo presepe voluto da san Francesco.

L’appuntamento, per l’iniziativa giovanile fortemente voluta dal vescovo Domenico Pompili, sarà all’Oasi Gesù Bambino, nei pressi del santuario di Greccio. Ed è aperto non soltanto ai reatini, ma a chiunque, in età 18– 35 anni, voglia unirsi da qualunque parte d’Italia. Lo spirito è indicato dalle parole del logo, sempre in rigoroso idioma britannico: quei Me/We graficamente collocati a specchio, a indicare il “moto circolare” fra “io” e “noi”.

«Per dire che siamo tutti connessi, che nessuno è chiuso dentro di sé. Che dobbiamo assumere su di noi il rischio, l’azzardo, la capacità di cambiare le cose, di cambiare il mondo che ci sta intorno», ha spiegato Chiara, una di quei giovani che siedono nell’équipe che sta organizzando l’evento, sotto la giuda di don Luca Scolari e suor Luisella Maino.

All’opera gioventù di varie realtà ecclesiali, dall’Azione Cattolica agli Scout d’Europa, dai ragazzi di gruppi parrocchiali cittadini a quelli del Cicolano. Si lavora all’organizzazione dell’evento così come alla sensibilizzazione, svolta soprattutto laddove il mondo giovanile maggiormente si ritrova a prescindere da ogni distanza fisica: sul web. La pagina Facebook “Meeting Giovani – Greccio 2016” procede a pieno ritmo, col forte invito, vi si legge, a «condividere i vostri pensieri: vogliamo sapere cosa pensate, di cosa vorreste parlare, perché ne vorreste parlare».

L’interconnessione e la condivisione passa anche attraverso il concorso – anzi, il contest, come s’è ormai ben capito – che è stato lanciato: tutti sono inviati a mandare fotografie, racconti, video o canzoni, sempre attraverso la pagina Facebook. I temi? Sono quelli su cui si è stabilito di articolare le tre giornate di gennaio: Cultura dello spreco e dello scarto; Dispendio di sé ed impegno; La casa comune e la sua cura. Intanto sono aperte le iscrizioni all’iniziativa: il modulo per iscriversi è disponibile sul social, così come sul sito dell’Ac diocesana.

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