Si chiuderà il prossimo 30 settembre un viaggio tra le bontà e le dolcezze cittadine per i nove ragazzi che hanno preso parte al progetto “Il Dolce Centro Italia” nell’ambito delle “Botteghe di Mestiere”. Diverse le imprese panificatrici e pasticcere del capoluogo che hanno aderito all’iniziativa. I giovani selezionati per il progetto stanno effettuando un tirocinio della durata di sei mesi. Li porterà ad apprendere i segreti della panificazione e della pasticceria grazie al programma “Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale” di Italia Lavoro, l’Agenzia Tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Sicuramente è un passo in avanti per un territorio in cui l’artigianato ricopre un ruolo non secondario. Può essere il primo passo verso la promozione di altre “Botteghe di Mestiere”: diffondendo l’artigianalità tra i più giovani, in futuro ancuni potrebbero anche farne un vero e proprio lavoro.
Come spiega l’operatrice di Italia Lavoro per Rieti, Valentina Colarieti Tosti «le “Botteghe di Mestiere” promuovono un’opportunità di apprendimento diretto all’interno di botteghe artigianali, attraverso tirocini per giovani disoccupati o inoccupati. Si vedono riconosciuta una borsa lavoro di 500 euro al mese, cui si aggiunge un contributo per il tutoraggio aziendale per ogni azienda coinvolta nel progetto. Sono infine comprese le tutele assicurative, accese dal soggetto promotore Italia Lavoro. Sul territorio provinciale reatino, il Progetto della Bottega “Il Dolce Centro Italia” è stato possibile grazie ad una stretta collaborazione tra i diversi attori».
Durante il tirocinio, i giovani saranno affiancati da tutor «che si adopereranno per insegnare le loro conoscenze ai partecipanti. È un’opportunità di lavoro per trasmettere alle nuove generazioni le virtù delle professioni legate al lavoro artigianale. Le “Botteghe di Mestiere”, consentiranno a moltissimi giovani di imparare un mestiere e specializzarsi nei principali comparti del Made in Italy, attraverso percorsi di tirocinio e di inserimento o reinserimento».
Insomma: l’artigianato torna a giocare in ruolo importante soprattutto tra le giovani generazioni, perché «oggi è proprio l’artigianato che può tornare ad essere motore di nuova occupazione attraverso il recupero dei valori legati al lavoro, un obiettivo sempre più condiviso da tutti gli attori della vita economica e sociale del Paese. La sfida è quindi quella di trasmettere alle nuove generazioni le virtù delle professioni legate al lavoro artigianale, che da sempre rappresentato il fulcro vitale della nostra economia e che purtroppo rischiano invece di scomparire».
Quindi per i giovani le “Botteghe di Mestiere” sono un’opportunità grande perché «favoriscono – conclude Colarieti Tosti – un ricambio generazionale grazie ad una nuova imprenditoria e ad un percorso di inserimento nel mondo del lavoro mediante la combinazione di tirocinio e apprendistato. Oggi è quindi fondamentale trasmettere competenze specialistiche alle nuove generazioni che potranno così costruirsi un futuro».