La pandemia manda a picco la produzione industriale che nel 2020 ha fatto registrare un calo dell’11,4%, “il secondo peggior risultato dall’inizio della serie storica, dopo la caduta registrata nel 2009”. L’Istat spiega che tale flessione è estesa a tutti i principali raggruppamenti di industrie e, nel caso dei beni di consumo, è la più ampia mai registrata.
Purtroppo non è stato possibile alcun recupero durante l’anno acausa della seconda ondata: “Il progressivo recupero dopo ilcrollo di marzo e aprile ha subito una battuta d’arresto nei mesi recenti, impedendo il ritorno ai livelli produttivi precedenti l’emergenza sanitaria: nella media del quarto trimestre l’indice destagionalizzato è, infatti, ancora inferiore del 3,1% rispetto a febbraio 2020″.
La produzione industriale di automobili ha registrato un crollo senza precedenti, pari al 13%: si tratta del comparto – ossia quello dei beni”strumentali” che includono la fabbricazione di macchine e motori e anche quella di autoveicoli – più colpito dal calo della produzione. Solo a dicembre, rispetto allo stesso mese del 2019, il calo è stato del 2,1%. La produzione industriale nel suo complesso ha fatto registrare a dicembre un calo dello 0,2% mensile e del 2% annuo.
A novembre era diminuita dell’1,4% e del 4,2% su base annua.Nella media del quarto trimestre la flessione è dello 0,8%rispetto al trimestre precedente.
da avvenire.it