Chiesa di Rieti

«Possibile, Signore, che tu ami la notte?»: la bellissima preghiera di mons Chiarinelli

Una bellissima preghiera, scritta dallo stesso don Lorenzo Chiarinelli, è stata letta e posta nel ricordino del defunto vescovo emerito stampato in occasione della Santa Messa in suo suffragio, celebrata a Pratoianni nel primo anniversario della morte

Questa la bellissima preghiera che don Lorenzo Chiarinelli compose il 15 gennaio 2006, il cui testo è stato posto nel ricordino del defunto vescovo emerito ed è stato letto durante la celebrazione eucaristica in suo suffragio a Pratoianni nel primo anniversario della morte:

Possibile, Signore,
che tu ami la notte?
È nella notte che crei.
Nella notte liberasti Israele.

Era notte quando ad Abramo
facesti contare le stelle del cielo.
E così allorché parlasti a Samuele,
quando la tua Parola era rara.

Anche l’ora del dono supremo
che Cristo fece ai discepoli
era avvolta di notte, tragicamente.

E si fece notte
quando tu, Gesù Nazareno,
gridasti sulla croce.

Ma fu ancora di notte
– o notte beata –
quando dal sepolcro, rotolata la pietra,
brillò la luce del giorno nuovo
che non conosce tramonto.

Signore, tu ami la notte:
a me desta oscuro stupore la notte.
Ma amo gli uccelli notturni,
perché nella notte sanno vedere,
hanno occhi capaci
di penetrare la tenebra fitta.

Di questi occhi
oggi c’è grande bisogno.
Tu, infatti, nella notte continui
a creare, a parlare, a risorgere.

Continui ad essere
la nube luminosa, la tenebra abbagliante.
E la tua notte è sempre beata.

Fa’, però, che la mia mente
– come quella del primo Lorenzo –
non sia oscura,
tessuta tutta di nero:
se sarai tu ad abitarla,
mi darai anche occhi capaci
di riconoscere, nell’oscurità,
la luce gioiosa
del tuo volto di Padre.

+ Lorenzo Chiarinelli