Polverini, modifiche al “piano casa”: risposta all’emergenza abitativa e boccata d’ossigeno per settore edilizia

«Con l’approvazione delle modifiche al Piano Casa varate questa notte dal Consiglio regionale si rende ulteriormente fruibile un provvedimento che questa Giunta ha fortemente voluto per rispondere in primo luogo all’emergenza abitativa e dare una boccata d’ossigeno al settore dell’edilizia particolarmente colpito dalla grave crisi economica che ancora stiamo attraversando». Lo dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

«Abbiamo apportato le correzioni, concordate con il ministero competente riferite ad alcuni punti dell’impugnativa del Governo – spiega Polverini – rispettando i tempi per i quali ci eravamo impegnati. Il Piano Casa, già in vigore da settembre per la parte che non riguardava l’impugnativa, si sta rivelando un importante strumento per famiglie e imprese come dimostrano le Dia presentate ai Comuni. Oltre a superare alcuni dei rilievi mossi dal governo, il testo approvato introduce anche nuove norme che vanno nella direzione di ulteriormente semplificare l’attuazione della legge. Tra queste, la norma che facilita da parte dei Comuni l’applicazione degli strumenti urbanistici attuativi dei piani regolatori eliminando alcune criticità emerse a quasi un anno dall’entrata in vigore della legge 10 sul Piano casa. Sono state introdotte, poi, norme per favorire gli interventi di edilizia agevolata da parte di cooperative edilizie in particolare superando alcune problematiche connesse al possesso di determinati requisiti finanziari per poter accedere ai bandi regionali, nonché permettendo, in caso di impossibilità di realizzazione degli interventi programmati di edilizia agevolata, ad esempio in presenza di mancati espropri, di poter spostare l’intervento in altre aree sempre nello stesso ambito provinciale».

«Il provvedimento varato dal Consiglio – sottolinea – fornisce, inoltre, alcune risposte attese dalle famiglie come nel caso della graduatoria dell’Ater di Roma che vedeva a rischio altrimenti i diritti acquisiti per 1600 nuclei familiari che vengono salvaguardati. Così come è stata introdotta una norma per agevolare le famiglie nell’acquisto di immobili realizzati da Ater e Comuni prevedendo che la partecipazione delle famiglie alle rate del mutuo non sia superiore al 20 per cento del loro reddito mensile (mutuo sociale)».

«La maggioranza – conclude Polverini – ha saputo dare prova di grande coesione a sostegno del provvedimento, per questo ringrazio i consiglieri per il lavoro fatto, insieme alla Giunta, contribuendo a migliorare ulteriormente il testo sia in Commissione che in Aula».