Piazza Craxi e le cose semplici

A volte sembra che le cose semplici, in tutti i sensi, non piacciano a chi dovrebbe occuparsi della città. Sembra che qualcuno si ostini a voler per forza andare a cercare cose difficili, complicate e anche costose, che spesso, poi, non piacciono nemmeno ai cittadini. O almeno non a tutti.

Questa volta però, l’assessorato ai Lavori Pubblici ha dato il meglio di sé con un’opera che, al momento della presentazione, venne definita di grande valore. Stiamo parlando del parco di Piazza Craxi dove addirittura doveva sorgere anche un anfiteatro. E poi essenze arboree, materiali pregiati, come il granito grigio ed una serie di “accessori” che lo avrebbero reso di grande impatto visivo. Oggi, di tutto quello che era stato annunciato, si vede ben poco, o nulla. E non a causa della recinzione che circonda il cantiere, ma proprio perché i lavori sono fermi. Da troppo tempo. I residenti del quartiere ed in particolar modo chi ha le finestre che su quel cantiere si affacciano sono molto arrabbiati e anche amareggiati.

«Già non eravamo d’accordo sul progetto – dice Luigi, che abita in uno dei palazzi che si affacciano sullo scavo – ma oggi la situazione è arrivata al limite. Dovevano concludere tutto in poco tempo, parlavano di un grande parco ed invece oggi abbiamo solo un ammasso di terra e macchinari abbandonati. Vorrei chiedere all’assessore se almeno una volta si è fermato a riflettere se abbia speso proprio nel modo migliore i nostri soldi».

E Luigi è solo uno dei tanti “indignati” che vorrebbero avere risposte concrete e serie.

«Qui non si vede mai nessuno – dice Silvio – e noi invece ogni giorno vediamo questo scempio dalle nostre finestre. Ma non era meglio piantare un bel prato, mettere qualche aiuola, degli alberi e delle panchine? I bambini avrebbero potuto giocare e nonni e genitori, un posto dove sedersi. Invece hanno voluto fare le cose in pompa magna senza però arrivare a niente. E come me la pensano praticamente tutti quelli che abitano in questa zona».

Dello stesso parere anche Sauro Casciani, consigliere dell’Italia dei Valori della Terza Circoscrizione. «All’inizio – spiega – i cittadini residenti a Campoloniano non si erano resi conto di quello che questa amministrazione comunale voleva realizzare a piazza Craxi. Dal tabellone apposto all’esterno del cantiere, non si evinceva molto e non era nemmeno chiaro l’importo complessivo impegnato per la realizzazione dell’opera, anche se oggi siamo certi che sono stati impegnati per l’opera 450.000 euro».

Vista la portata della cifra impegnata sono in molti a domandarsi se magari, spendendo meno e facendo comunque un buon servizio ai cittadini con un “semplice” parco alla vecchia maniera, quei soldi potevano essere impegnati per altri interventi.

«Ora tutto è chiaro – aggiunge Casciani – quello di Piazza Craxi è un progetto che non è stato discusso in circoscrizione e non è stato condiviso con gli abitanti, quindi praticamente imposto, ed oggi se ne sono accorti anche alcuni consiglieri di maggioranza. Ed allora, finalmente qualcuno ha deciso di esprimere la propria opinione sul tabellone».

Opinione che va detto non è proprio “oxfordiana” però è vero anche che «quando la sopportazione supera il limite i cittadini la sfogano anche in modo esasperato. E questo sembra proprio uno di quei casi che in molti per altro non si sentono di condannare».

Ma quello che, stando anche alle persone incontrate e a quanto hanno detto, proprio non va giù a molti è «questa pomposità, questo voler per forza fare qualcosa di diverso, di innovativo regalando a noi cittadini ancora una bruttura. Se mai verrà finita». E anche Casciani spiega che «siamo ancora in tempo per rimediare, i residenti mi dicono che sono soldi buttati via, sarebbe bastato un intervento di riqualificazione che prevedesse l’installazione di panchine, alberi e giochi per i più piccoli come più volte hanno sottolineato anche gli abitanti del quartiere». Da Palazzo di Città si attendono, anzi i cittadini di Campoloniano, attendono risposte.