Per l’arrivo a Rieti di Pompili al via la preparazione

Partita la macchina organizzativa in vista del 5 settembre, giorno che segnerà l’inizio del ministero episcopale di monsignor Domenico Pompili nella diocesi reatina. Al via un percorso – che accompagneremo con questo spazio fino a tutto luglio, considerato che Lazio Sette andrà in vacanza ad agosto – in vista di quello che si profila come un evento per molti versi storico per Rieti: come rilevato, sono novant’anni che non si verifica l’ordinazione episcopale contestualmente alla presa di possesso della cattedra.

A parte ordinazioni episcopali di sacerdoti reatini destinati altrove (l’ultima, nel 1983, quella di monsignor Lorenzo Chiarinelli), per l’ordinazione di un vescovo di Rieti svoltasi nella stessa Cattedrale di S. Maria occorre infatti risalire a quella del reatino Massimo Rinaldi, avvenuta nel 1925. Tutti gli altri presuli succeduti al venerabile o sono giunti qui trasferiti da altre diocesi o, anche se di prima nomina (come gli ultimi due, Molinari e Lucarelli), hanno compiuto qui la cerimonia di ingresso essendo già insigniti del carattere episcopale, e dunque dopo esser stati precedentemente ordinati in altro luogo.

D’accordo con il vescovo eletto, a gestire il tutto, qui in diocesi, è il collegio dei consultori, l’unico degli organismi che, con l’accettazione delle dimissioni del vescovo uscente, a norma di diritto canonico resta ancora in piedi. Sotto la presidenza dell’amministratore apostolico monsignor Lucarelli, tale consesso si è dunque riunito per stabilire un programma di preparazione dell’evento, che si struttura su quattro aspetti: l’aspetto pastorale di preparazione catechetico–spirituale della comunità diocesana, l’aspetto logistico–organizzativo della giornata del 5 settembre, la preparazione liturgica del rito di ordinazione e insediamento che avverrà in Cattedrale (come detto, consacrante principale sarà il cardinal Bagnasco, presidente della Cei), i momenti di avvio del ministero di monsignor Pompili nei giorni immediatamente successivi.

La celebrazione del 5 sarà articolata e complessa. Si prevede la presenza a Rieti di numerosi presuli che imporranno le mani sull’ordinando, di molti sacerdoti che concelebreranno la liturgia e di numerosi fedeli (da Anagni–Alatri, diocesi di provenienza di Pompili, ma anche altri) che vorranno partecipare. Si prevede già l’allestimento di maxi schermi e la realizzazione di una diretta tv per permettere a tutti di seguire il rito. In arrivo anche un apposito sussidio di preparazione delle comunità cristiane all’evento. Essendoci di mezzo l’estate, quando le parrocchie della città tendono a svuotarsi, saranno soprattutto quelle dei paesi, così come i santuari e stazioni montane, a proporre catechesi e predicazioni volte alla necessaria mentalizzazione spirituale dei fedeli, aiutandoli a riflettere sul valore del ministero episcopale.

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