Nuovo vescovo, un coro speciale

Al via la preparazione liturgica dell’evento che la Cattedrale di Rieti accoglierà il 5 settembre: il rito “doppio” di consacrazione e inizio del ministero episcopale di monsignor Pompili. In pratica la prima volta che, nella diocesi reatina, si svolge tale rito almeno nella forma rinnovata dopo la riforma liturgica del Vaticano II, visto che l’unico precedente risale al 1925 (con la consacrazione e ingresso del venerabile Massimo Rinaldi) e quindi alla vecchia forma pre–conciliare.

Per predisporre la celebrazione, che vedrà l’ex sottosegretario della Cei ordinato dal presidente dei vescovi italiani, il cardinal Bagnasco, si è potuto contare sulla consulenza dell’Ufficio liturgico nazionale. Tra i primi elementi su cui l’impegno preparatorio sta battendo, l’animazione canora, che il competente ufficio diocesano ha scelto di affidare all’Aurora Salutis, la corale (nella foto qui sopra) della basilica di S. Domenico, puntando però ad allargare, per l’occasione, la compagine anche ad altri coristi.

A parroci e direttori di cori parrocchiali è stata così inviata una missiva in cui si invita ciascun gruppo di cantori a mettere a disposizione qualche rappresentante, in modo che, sulla base dell’Aurora Salutis e sotto la direzione del suo maestro, Barbara Fornara, si componga una schola cantorum apposita che – alternando elementi di canto assembleare con qualche pagina polifonica e brani in gregoriano – curi una degna animazione dell’ampio e articolato rito.

Le prove si svolgeranno il lunedì e venerdì (a partire da domani fino ai primi di agosto) alla chiesa–oratorio di S. Nicola. Assieme alla preparazione liturgica, sono in corso le operazioni anche per l’aspetto tecnico–organizzativo della giornata, che vedrà confluire a Rieti centinaia di persone: si prevede la presenza di numerosi vescovi che sfileranno a imporre le mani, dopo il consacrante principale e i due co–consacranti che lo affiancheranno, sul capo di don Domenico.

Tanti anche i sacerdoti che si aggiungeranno al clero reatino nel concelebrare la solenne liturgia. Prevedibile che interverranno diverse persone dagli uffici della Conferenza episcopale e dalle realtà a essa collegate, come dal variegato mondo delle comunicazioni della Chiesa italiana, di cui si è occupato Pompili negli ultimi anni. E soprattutto tanti fedeli dalla sua diocesi di provenienza, Anagni–Alatri: già diversi gruppi hanno fatto sapere che ci saranno, e qualcuno ha preso contatti con Rieti (ad esempio tramite l’Ac) per organizzare un mini–pellegrinaggio che vedrà qualche gruppo restare anche dopo la cerimonia, fermandosi a dormire per poi l’indomani fare tappa nei santuari francescani della valle reatina.

Pronto anche (sarà inviato ai sacerdoti nei prossimi giorni) il sussidio con cui, a partire dall’ultima domenica di luglio, si potrà seguire, valorizzando in modo mirato l’omelia sui brani evangelici domenicali, un’apposita catechesi sul significato del ministero episcopale, coinvolgendo così le comunità cristiane sulla preparazione spirituale all’evento.

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