Papa Francesco: alla Festa degli italiani, “vinci la vita”, per non “diventare nevrotica”

(dagli inviati Sir a Cracovia) “Come possiamo tornare alla normalità, tornare ad essere felici su quei treni che sono la nostra casa?”. È la prima di tre domande che hanno posto tre ragazzi al Papa, intervenuto in diretta video dall’episcopio, alle 20.50 circa, durante la “Festa degli italiani” in corso nella spianata davanti al Santuario della Divina Misericordia. Il riferimento della domanda era l’incidente ferroviario avvenuto di recente in Puglia. “Quello che è successo a te è una ferita”, la risposta di Francesco, che ha parlato interamente a braccio: “Alcuni sono stati feriti nell’incidente nel corpo e tu sei stata ferita nel tuo animo, nel tuo corpo, nel tuo cuore, e la ferita si chiama paura. E quando tu senti questo, senti la ferita di uno choc. Tu hai subito uno choc che non ti lascia star bene, ti fa male, ma questo choc ti dà anche l’opportunità di superare te stessa, di andare oltre, e – come sempre nella vita succede quando noi siamo stati feriti – rimangono i lividi o le cicatrici, e la vita è piena di cicatrici, la vita è piena di cicatrici!”. “Sempre avrai il ricordo di quelli che non ci sono più, perché sono mancati nell’incidente – ha proseguito il Papa rivolgendosi alla ragazza – e tu dovrai ogni giorno che prendi il treno sentire la traccia di questa ferita, di quella cicatrice, di quello che ti fa soffrire. Tu sei giovane, ma la vita è piena di questo”. “La saggezza umana, imparare ad essere donna saggia è questo”, ha spiegato Francesco: “Portare avanti le cose belle e le cose brutte della vita. Ci sono cose che sono bellissime, ma anche succede il contrario”. “Quanti giovani come voi non sono capaci di portare avanti la vita con la gioia, le cose belle e preferiscono lasciarsi stare, cadere sotto il dominio della droga e lasciarsi vincere dalla vita. La partita è così: o ti vince, o vinci tu la vita”. “Fallo con coraggio e con dolore, e quando c’è la gioia fallo con gioia, che ti salva da una malattia brutta: diventare nevrotica”, il consiglio del Papa.