La fame non è “una malattia incurabile”. Lo ha detto il Papa, che nell’intervento alla Fao ha affermato che “qualunque discorso serio sulla sicurezza alimentare va messo in relazione col fenomeno delle migrazioni”.
“È chiaro che le guerre e i cambiamenti climatici producono la fame”, ha ribadito Francesco: “Evitiamo dunque di presentarla come una malattia incurabile”. “Le recenti previsioni formulate dai vostri esperti – ha detto il Papa rivolgendosi ai suoi uditori – vedono un aumento della produzione globale di cereali, a livelli tali che permettono di dare maggiore consistenza alle riserve mondiali. Questo dato ci dà speranza e ci insegna che, se si lavora prestando attenzione alle necessità e al riparo di speculazioni, i risultati arrivano”.
“Le risorse alimetari sono frequentemente esposte alla speculazione – la denuncia di Francesco – che le misura solamente in funzione del beneficio economico dei grandi produttori o in relazione alle stime di consumo, e non alle reali esigenze delle persone”. In questa maniera, per il Papa, “si favoriscono i conflitti e lo spreco, e aumenta il numero degli ultimi della terra che cercano un futuro lontano dai loro territori di origine”.