Pagnoncelli: «individualismo e frammentazione rendono difficile la consapevolezza del sé»

Uno dei temi affrontati dal presidente dell’Ipsos durante l’Incontro Pastorale della Chiesa di Rieti è quello del cambiamento antropologico che emerge dall’analisi dei dati, di cui analizza tre aspetti principali.

Il primo riguarda “l’accentuazione della dimensione individuale su quella comunitaria”. Da un lato il “soggettivismo” spinge ad esempio a darsi da fare: è per questo che ci sono 4 milioni di micro imprese in Italia; dall’altro è sempre più difficile fare sistema.

Il secondo punto è quello della “frammentazione identitaria” che secondo lo studioso “ci porta ad essere ambivalenti e contraddittori”, ad avere un io multiplo e malleabile citando il filosofo Remo Bodei. Pagnoncelli fa l’esempio dell’operaio del nord che “è inscritto alla Cigl, vota Lega Nord e va a messa la domenica”. Altro esempio riportato è quello delle esequie del cardinal Martini: “Ai funerali di Martini c’era una fila lunga ma mi ha colpito il servizio d’ordine perché c’era chi saltava la fila”.

Il terzo punto riguarda la chiusura in difesa dell’individuo che “attribuisce valori solo alle relazioni personali e familiari”. Complessivamente questi ed altri effetti danno vita ad una mancanza di coerenza che “rende difficile la consapevolezza del sé”.

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