Ondata di arresti: è tanto difficile che un corrotto…

L’ondata di arresti che ha colpito al cuore tanto la politica che l’amministrazione forse spingerà qualcuno ad evocare una nuova stagione di Mani Pulite. Di sicuro, da garantisti quali siamo, attenderemo che la giustizia faccia il suo corso sino ad eventuale condanna passata in giudicato.

Nel frattempo, come cittadini, assisteremo alle inevitabili speculazioni politiche e soprattutto verificheremo, nelle urne, gli effetti di questa triste pagina giudiziaria.

In queste ore, per noi risuona con straordinaria efficacia l’eco delle parole che solo qualche giorno fa, il 27 marzo scorso, Papa Francesco ha rivolto ai parlamentari e agli uomini di governo accorsi al mattino a San Pietro per partecipare alla Messa. Nell’omelia Francesco analizzava i comportamenti della classe dirigente del tempo di Gesù che si era allontanata dal popolo, lo aveva “abbandonato”, incapace di dare altro se non di seguire la propria ideologia e di scivolare verso la corruzione: “Il cuore di questa gente, di questo gruppetto con il tempo si era indurito tanto, tanto che era impossibile ascoltare la voce del Signore. E da peccatori, sono scivolati, sono diventati corrotti. È tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. I peccatori sì, perché il Signore è misericordioso e ci aspetta tutti. Ma il corrotto è fissato nelle sue cose, e questi erano corrotti”.

Parole tremende quelle di Papa Francesco che non necessitano di commenti e consegniamo alla riflessione di tutti: “È tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. I peccatori sì…”.