Europa

Metsola eletta presidente del Parlamento Europeo: «Raccolgo l’eredità di Sassoli»

La parlamentare maltese del Ppe ha ottenuto 458 voti, battendo le candidate della Sinistra e dei Verdi

L’eurodeputata maltese e membro del Ppe Roberta Metsola è stata eletta, al primo turno, presidente del Parlamento Europeo. I voti favorevoli per Metsola sono stati 458. Il numero di votanti è stato 690, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617. Le altre candidate erano la spagnola Sira Rego della Sinistra e la svedese Alice Kuhnke dei Verdi.

“Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa – ha detto la neo eletta all’assemblea plenaria di Strasburgo. “Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale”. “La disinformazione nel periodo pandemico ha alimentato isolazionismo, e nazionalismo, queste sono false illusioni, l’Europa è l’esatto opposto di questo”, ha aggiunto.

Anche nel discorso che aveva preceduto la votazione, stamani, Metsola aveva ricordato Sassoli: “Una settimana fa abbiamo perso un grande uomo, un campione dell’Europa”, che aveva a cuore “la dignità delle persone sopra tutto. Un giornalista calmo”, che si batteva per “un mondo di solidarietà e di servizio. Ha lottato duramente per portare le persone attorno al tavolo. È su quell’impegno che continuerò, se sarò eletta presidente del Parlamento”.

“La verità emerge dal disaccordo e dal dibattito”, aveva aggiunto. “Il nostro deve essere un Parlamento che parla con forza, con potenza. Il mio impegno è che non fuggirò dalle decisioni difficili e sempre, sempre rappresenterò le posizioni del Parlamento. Sempre”.

“Sono una donna – aveva sottolineato – sono nata in una piccola isola del Mediterraneo. So che cosa significa essere il candidato sfavorito. So che cosa significa essere etichettati. Ma so anche quanto conta, per ogni ragazza che ci sta guardando oggi, per chiunque osi sognare. Sono qui per chiedere la vostra fiducia, per spingere l’Europa verso l’unione e, con il vostro aiuto, per far sì che le persone ci credano”. “Ai diritti delle donne non si pensa mai abbastanza – aveva aggiunto – la lotta per l’uguaglianza vera deve andare oltre le apparenze. Deve permeare tutto quello che facciamo. Sarò onorata di essere la presidente che conduce questa lotta”.

da avvenire.it