Marroni risponde alle critiche: Comune trasparente

Mi trovo coinvolto in una polemica, sollevata dai Consiglieri comunali Diana e Sebastiani, che riguarda la mia presunta incapacità a rivestire il ruolo, super partes, di Presidente del Consiglio Comunale. Il tutto prenderebbe spunto dal comunicato stampa in cui riportavo i dati pubblicati dal «Sole 24 Ore» sui costi occulti della politica, rivelati da un’inchiesta della Funzione pubblica e dalla Guardia di Finanza e relativi alle consulenze esterne verosimilmente occultate dal Comune tra il 2009 e il 2011.

Partendo da questi dati ho soltanto ricordato che il Comune, oggi, attraverso la nuova amministrazione Petrangeli, ha divulgato l’Anagrafe degli eletti e pubblica ogni giorno atti amministrativi di diversa natura (determine, delibere, incarichi etc) nel rispetto delle norme e nell’ottica della massima trasparenza. E tutto questo avviene per una precisa volontà politica.

Non capisco, perciò, la polemica, visto che gli stessi Consiglieri Diana e Sebastiani ammettono nel loro comunicato che in precedenza la trasparenza era un optional, affermando addirittura “che la problematica sollevata dalla relazione ministeriale riguarda il mancato inserimento da parte dei dirigenti e non quindi del Sindaco o degli assessori della vecchia Giunta, della rendicontazione dei contratti che i settori provvedevano a stipulare, e che avrebbero dovuto essere pubblicati, per renderli conoscibili ai cittadini, sul sito istituzionale del comune”.

Questo era proprio il punto che volevo sottolineare nel mio comunicato, cioè la nostra volontà politica di rendere tutto il più possibile trasparente, volontà che probabilmente nelle amministrazioni precedenti non era così forte, visto che per ammissione degli stessi consiglieri i Dirigenti non pubblicavano gli atti e facevano un po’ di testa loro.

Sulle problematiche sollevate per gli affidamenti nel settore dei Servizi sociali, essendo oggetto di diverse interrogazioni a firma dei Consiglieri Diana e Sebastiani, sarà compito dell’Assessore rispondere in Consiglio ai quesiti sollevati.