Ludovisi: Raggi ci chiede di annullare la sua proposta

Da circa 16 mesi affermo pubblicamente insieme a Cecilia che il bando alla base delle proposte dei programmi integrati è composto male. Esclude la riflessione politica spostando l’epicentro del dibattito internamente ad una commissione. Ricordo ancora i miei scambi di battute con Melilli da un lato e Costini dall’altro, che ci chiedevano di decidere.

Qualche mese fa si invocava la condivisione senza afferrare che non ce ne era la possibilità. Però rimane il rammarico per il tempo perso: bisognava annullare subito quel bando e ripartire da un confronto con chi ha veramente intenzione di investire nella nostra città secondo linee prossime al nostro programma di coalizione, evitando così anche di continuare a far pagare, qualora le proposte non fossero state accettate, le fideiussioni bancarie agli imprenditori reatini.

Lo stesso Raggi oggi, senza dirlo chiaramente, mescolando un po’ le carte e con un pizzico di furbizia, ci chiede pubblicamente e raccogliendo le firme, di annullare la sua stessa proposta iniziale di programma integrato che, ricordo, non si limita alla proposta Coop Centro Italia ma prevede anche notevoli cubature residenziali.

In sintesi Raggi ci chiede oggi di approvare soltanto la sua proposta a prescindere dalle residenze facendo tra l’altro leva sul fatto che due anni fa ha fatto una proposta di Print.

Il problema però sta nel fatto che seguendo il bando la cosa non è possibile. Se si volesse portare avanti il progetto Coop senza la corona di case previste (che tra l’altro insistono su un’area con vincolo di inedificabilità) bisognerebbe procedere con una variante generale al PRG. Percorso che si può certamente avviare, ma bisogna tenere a mente i vincoli ambientali – su cui non si esprime e decide il Comune – e tenere a mente al contempo che andrebbero rivisti gli interi comparti oggi previsti, a meno di decretare che gli altri proprietari di lotti siano di serie B…

Tutto ciò con i tempi necessari alla burocrazia (cioè anni) e avviando una discussione seria con tutta la città. Bisogna tenerlo ben presente.

Un Piano Regolatore in effetti non è altro che un patto sociale condiviso da tutti. Siamo in una fase che ci vedrà impegnati nella costruzione dei Programmi Pluriennali di Attuazione (PPA), obbligatori per legge, in cui, se ne saremo in grado, si delineerà il profilo prossimo della città. Fino ad oggi non si è mai operata una pianificazione seria e programmata, ma si è andato avanti solo con deroghe agli strumenti vigenti e Nicolazzi… ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

È il momento giusto per capire ciò che serve o meno al nostro futuro… e a mio avviso il tutto è già scritto nel nostro programma elettorale.