Lodovisi: il Consiglio delle Autonomi Locali del Lazio non è in condizione di riunirsi

Da diversi mesi l’Assemblea del Consiglio delle Autonomie non è posta nelle condizioni di riunirsi validamente a causa della mancata adozione del provvedimento di surroga di sei componenti che risultano decaduti in occasione della tornata amministrativa della primavera scorsa, non essendo più consiglieri o sindaci. Tale impedimento è determinato dalla inadempienza da parte del Presidente della Regione Lazio cui è assegnato dalla legge il compito di procedere alla reintegrazione dell’organo.

Ad oggi in mancanza di “almeno quattro quinti dei componenti elettivi, fatta salva la successiva integrazione dell’organo” l’operatività del consiglio delle Autonomie Locali è di fatto paralizzata. (art. 5, comma 1 della legge regionale 1/2007 istitutiva del CAL).

Allo stato i componenti elettivi in carica risultano essere quattordici, e pertanto al di sotto della soglia prescritta dalla l.r. 1/2007.

Le modalità per realizzare la citata integrazione sono espressamente previste nell’art. 8, comma 3, della stessa legge, in base al quale “I componenti elettivi che cessano dalla carica … sono sostituiti dai candidati appartenenti alla propria categoria che seguono in graduatoria”.

A più riprese e fin dallo scorso mese di luglio il CAL ha segnalato alla Presidenza della Giunta Regionale l’esigenza di provvedere all’adozione delle surroghe in questione ma, contrariamente a quanto avvenuto in precedenti occasioni (sono stati ben cinque i decreti presidenziali di surroga assunti dal Presidente della Regione tra luglio 2009 e giugno 2010) e nonostante i solleciti effettuati a più riprese, fino ad oggi non è pervenuta alcuna risposta da parte della Presidenza della Giunta regionale.

Il persistere di un atteggiamento ostruzionistico è incomprensibile, oltre che grave, soprattutto se proviene da un organo regionale che dovrebbe avere contezza del rispetto dei ruoli stabiliti nel titolo V della Costituzione.

Va ricordato infatti che in questi mesi il mondo delle Autonomie Locali sta vivendo un periodo di cruciale trasformazione e la stessa Regione è chiamata ad intervenire per definire ambiti ottimali per i Comuni sotto a 1000 abitanti obbligati a federare servizi e funzioni. La stessa Regione Lazio è impegnata in questi giorni in una sessione di bilancio i cui effetti incideranno fortemenete nella vita delle Comunità locali con ristrettezze e sacrifici.

Non mettere il Consiglio delle Autonomie Locali nella condizione di esperire le funzioni fissate dalla legge pone dubbi anche sulla legittimità del percorso legislativo regionale.

Per questa ragione, insieme ai colleghi dell’ufficio di presidenza, si è deciso di procedere alla convocazione informale, per ovvie ragioni, al fine di testimoniare la situazione di disagio che subisce il mondo delle autonomie locali.