Nella cornice del Santuario di Greccio, le prime indicazioni del Vescovo per il cammino di avvicinamento verso Cracovia 2016
Al termine dell’impegnativa mattinata del 6 settembre presso il Santuario di Greccio, dove mons. Domenico Pompili, Vescovo della Diocesi di Rieti, ha incontrato i giovani di Anagni-Alatri e quelli di Rieti, i membri dell’equipe GMG, e tutti coloro che hanno voluto partecipare, si sono ritrovati insieme al nuovo pastore, secondo quanto previsto dal programma della giornata, per un primo confronto sul tema del coinvolgimento della Diocesi in vista della GMG di Cracovia 2016.
Il Vescovo ha messo tutti a proprio agio fin dall’inizio, raccontando la sua esperienza delle GMG e sostenendo l’importanza per la Chiesa e per il mondo di questi appuntamenti che coinvolgono milioni di giovani. Mons. Pompili ha anche chiarito che le GMG non sono un punto d’arrivo ma una tappa di un percorso che continua nel tempo, preceduto da un’esperienza personale e particolare di tutti e ciascuno, ed è con questo spirito che occorre impegnarsi affinché sia un momento di grazia e di fede, di vero incontro con il Signore Gesù.
I presenti, apprezzando il quadro di riferimento delineato dal Vescovo nel quale calare l’impegno per la GMG, hanno espresso la volontà di continuare a vivere quest’esperienza nel segno della comunione e della collaborazione reciproca, tra le tante realtà ecclesiali coinvolte, ribadendo che il gruppo diocesano della GMG, fin dalla sua nascita, è aperto a chiunque ne volesse far parte. Don Zdenek Kopriva, in quanto coordinatore dell’equipe, insieme a don Roberto D’Ammando, ha ringraziato il Vescovo per questo momento di confronto e ha chiesto di condividere con tutta l’equipe le sue considerazioni che, per quanto iniziali, non potranno che arricchire l’impegno di tutti.
Dopo quindi una breve rassegna delle “cose fatte” da parte dell’altro responsabile del gruppo della GMG, Alessio Valloni, il Vescovo ha espresso un significativo apprezzamento per quanto fatto e si è detto d’accordo nel ritrovarci insieme a Leonessa, il 26 settembre prossimo, per continuare il percorso già intrapreso.
Mons. Pompili ha anche dato la sua disponibilità di massima ad accompagnare il pellegrinaggio diocesano dei giovani alla tomba di san Pietro e san Giovanni Paolo II, programmato dall’equipe da alcuni mesi, per il 25 ottobre prossimo. In merito al coinvolgimento dell’Ufficio Scuola e quindi dei docenti di religione, ha voluto sottolineare l’importanza che da sempre la Chiesa ha espresso per il rispetto del Creato, ancor più oggi con Papa Francesco e la sua Enciclica “Laudato sì”, facendo capire che questa dimensione, così ben radicata nel territorio diocesano e della Valle Santa reatina, potrebbe trovare più spazio e attenzione alle proposte pensate e rivolte ai giovani anche in vista della GMG.
Il Vescovo ha dimostrato grande apertura e desiderio di confronto e collaborazione, ha infatti richiesto espressamente ai giovani un serio e qualificato contributo nel diffondere l’invito alla GMG mediante un uso appropriato dei Social. Si è detto anche convinto che la presenza degli adulti tra i giovani è importante e preziosa, affinché le due “età” possano reciprocamente dare all’altra un contributo insostituibile per la crescita e il consolidamento della fede di tutti. I giovani e gli adulti hanno accolto le richieste del nuovo Vescovo e tutti hanno ravvisato la necessità di una comunicazione più efficacie tra le parrocchie, anche tramite del valore del “narrare” l’esperienza fatta a coloro meno presenti e, a volte, poco attenti o distratti, rispetto alla proposta dell’incontro, in modo che questa possa davvero giungere ad un numero di persone più ampio possibile.
Questo primo scambio con il Vescovo rappresenta un “giro di boa” che aiuta l’equipe GMG a inquadrare il cammino da fare a breve termine, ma anche e soprattutto la prospettiva a cui tendere. Certamente il tempo di Avvento-Natale, ha fatto capire mons. Pompili, sarà un tempo utile e prezioso per l’impegno dei giovani di Rieti e quindi anche per quelli coinvolti e interessati alla GMG di Cracovia. Il programma successivo emergerà indubbiamente da un attento e partecipato lavoro di reciproca attenzione e collaborazione tra il Vescovo e i giovani.