Mondo

L’effetto della pandemia sulle guerre e sui conflitti

L'effetto della pandemia sulla geopolitica è pesante: in tutte le aree di crisi e di conflitto l'emergenza sanitaria ha aggravato la situazione e i rischi di forti ripercussioni economiche sui sistemi più deboli rischiano di aprire nuove tensioni

Gli autori che aderiscono al progetto Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo si occupano da sempre delle guerre cercando di capire le ragioni che le generano. “Pensando alle guerre come effetto dei problemi – spiega il responsabile del progetto Raffaele Crocco – ci siamo resi conto che l’arrivo di questa pandemia, che ha colpito tutto il mondo, andava a modificare le ragioni dei conflitti e a creare nuove ragioni per ulteriori possibili conflitti.” E’ per questo motivo che la pubblicazione annuale del rapporto è stata arricchita da una pubblicazione speciale incentrata proprio sugli effetti negativi del Coronavirus e i cambiamenti che provoca negli equilibri a livello mondiale.

Si dice spesso che l’impatto del virus sia stato particolarmente grave sul fronte economico. E’ da qui che genereranno le crisi future? 

R -. “I fattori economici stanno creando uno smottamento del diritto, cioè una riduzione del diritto individuale e collettivo in giro per il mondo. L’equilibrio all’interno dei singoli paesi e delle società in genere si modifica profondamente: maggiori diseguaglianze economiche, differenze che aumentano e povertà che crescono. Tutto questo porta indiscutibilmente a una diminuzione dei livelli di democrazia. Questo lo stiamo vedendo in molti paesi dell’Asia centrale, ma anche in molti paesi europei con una progressiva erosione dei diritti.

Questo crollo dei diritti, ovviamente, può provocare dei conflitti che non necessariamente sfoceranno in guerre, ma che ci porteremo dietro per parecchio tempo…

R -. “Si purtroppo le conseguenze saranno pesanti. Noi, peraltro, diamo un’interpretazione di quanto sta avvenendo basandoci sull’analisi del macro, cioè di come reagirà il PIL dei vari paesi o di come rischiano di crollare i vari sistemi economici. Le conseguenza saranno certamente molto pesanti, sarà molto difficile da recuperare, ma il vero problema creato dal covid in giro per il mondo è il crollo dell’economia di strada, cioé dell’economia delle persone, dell’economia di sopravvivenza che riguarda miliardi di persone in tutto il pianeta, in particolare in Africa, in Asia e in America Latina. Persone che riuscivano a far vivere le famiglia grazie a questa ‘economia informale’, pensiamo agli ambulanti. Ecco il lungo lockdown e le situazioni che si sono venute a creare hanno praticamente spazzato via questo tipo di economia. Questo è veramente molto pericoloso.”

Si parla molto di quella che è la soluzione per il virus e quindi della scoperta di un vaccino efficace e della distribuzione questo vaccino a livello mondiale. In quest’ambito che tipo di problemi si possono verificare?

R -. “Noi sappiamo che la ricerca e la produzione di medicinali in genere, soprattutto di medicinali che servono a curare le grandi malattie, porta a ricchezze immense e, quindi, chi scoprirà il vaccino e chi lo gestirà non sarà disposto a cederlo a prezzi ‘politici’ o addirittura gratuitamente. Questo porterà all’aumento di alcune ricchezze che già esistono, non dimentichiamo che 2.123 miliardari sul pianeta oggi hanno una ricchezza pari a quella di 4 miliardi 600 milioni di persone, quindi già c’è una grande sproporzione che proprio la ricerca del vaccino e la sua nascita del vaccino tenderà ad accrescere. Altra considerazione, la gestione delle cura della sanità. Ovviamente anche questo creerà nuovi assetti politici. Chi aiuterà chi? Abbiamo visto proprio in questi mesi Russia e Turchia hanno utilizzato gli aiuti medici nei paesi più deboli in Asia e nel Vicino Oriente per una politica morbida di intromissione negli affari di questi paesi. Ecco, questo è un fenomeno che potrebbe continuare. Quindi insomma il vaccino se arriverà e quando arriverà, certamente dal punto di vista sanitario sarà una grande cosa, ma potrebbe comportare grossi problemi dal punto di vista degli equilibri politici.

da Vatican News