Si è svolto a Roma dal 19 al 21 maggio scorso presso la sede dell’École Française il convegno Héraldique et Papauté. Moyen age – temps modernes curato da Laurent Hablot, professore dell’Università di Poitiers, e Yvan Loskoutoff, professore dell’Università du Havre, al fine di promuovere e valorizzare la ricerca riguardo alle forme di comunicazione istituzionale che accanto ai codici figurati dell’iconografia sacra hanno nell’araldica uno strumento di singolare efficacia.
Durante le sessioni di lavoro, storici dell’arte, archivisti, araldisti, esperti di numismatica e sfragistica, conservatori italiani, francesi, belgi, tedeschi, inglesi, norvegesi si sono confrontati sulle appassionanti tematiche del convegno analizzando le modalità diverse con le quali Papi e Cardinali hanno utilizzato le regole dell’araldica per esprimere programmaticamente il senso ed il significato di relazioni diplomatiche, appartenenze dinastiche, indirizzi di governo tra medioevo ed età moderna.
Dalla decorazione del palazzo papale di Avignore alla ipotetica ricostruzione degli stemmi della residenza pontificia di Rieti che potrà essere recuperata grazie all’intervento dei tecnici dell’Enea impegnati nel progetto Cobra, dall’analisi dei programmi iconografici dei pontefici di casa Piccolomini, Borgia, Medici, Farnese, Barberini alla lettura critica offerta dalla caricatura protestante, dalla rassegna delle feste e dei cortei all’osservazione di cenotafi e monumenti funerari fino alle vicende degli Ordini Equestri, tante sono state le tematiche affrontate rivelando la singolare ricchezza celata dai blasoni, fonti materiali di straordinaria importanza per la ricerca storica e storiografica.