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L’ALMAR ringrazia Marinella D’Innocenzo

«Durante la sua gestione della struttura sanitaria, la dott.ssa D'Innocenzo ha svolto un ottimo lavoro nella gestione delle cronicità per i pazienti reumatici», dichiara l'Almar ringraziando l'ex direttore generale della Asl Rieti

«Ringraziamo di cuore dott.ssa Marinella D’Innocenzo per il lavoro svolto e la profonda sensibilità dimostrata ai tutti noi pazienti».

È quanto dichiarato dall’ALMAR ONLUS (Associazione Laziale Malati Reumatici) in seguito al termine del mandato della dottoressa da Direttrice Generale della Asl di Rieti.

«Durante la sua gestione della struttura sanitaria laziale la dott.ssa D’Innocenzo ha svolto un ottimo lavoro nella gestione delle cronicità per i pazienti reumatici», prosegue l’associazione.

«Oggi grazie ai servizi forniti vediamo garantite le risposte ai nostri bisogni. Sono stati creati dei percorsi di cura e un reparto innovativo e all’avanguardia per la prescrittibilità dei farmaci biotecnologici. Quanto è stato costruito, in questi anni, dalla Asl di Rieti è un vero e proprio laboratorio pionieristico che ha visto anche il coinvolgimento costante delle associazioni di pazienti. L’ANMAR, impegnata da anni in politica sanitaria, ha visto trovato a Rieti una direzione che ha voluto credere nei tanti progetti studiati, promossi e realizzati. È stata la prima e unica Asl nel Lazio a voler adottare i percorsi di cura indicati nel Piano delle Cronicita’ realizzando il primo percorso diagnostico terapeutico Reumatologico con l’Istituzione dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale presso l’Ospedale di Rieti. Dal percorso abbiamo visato dare vita alle integrazioni di percorsi per patologia con il coinvolgimento della Gastroenterologia-Radiologia-Pneumologia, vedendo crescere la presa in carico multidisciplinare e integrata tra specialisti. La nostra associazione ha potuto collaborare attivamente nei tavoli di lavoro e nella promozioni di giornate di screening, open day e promozioni di giornate della salute sensibilizzando la collettività tutta sull’importanza della diagnosi precoce, del riconoscimento dei sintomi, informazione sull’accesso e le possibilità di cura direttamente sul proprio territorio».

«Per tutti questi motivi siamo grati alla dott.ssa D’Innocenzo e le auguriamo un buon proseguo di lavoro – conclude l’associazione -. La ringraziamo ancora per quanto ci ha insegnato in termini di progettualità, visione di walfare e sviluppo e di un nuovo modo di progettare la sanità integrata con il sociale».