La sfida educativa secondo il Consultorio Familiare Sabino

La persona come fondamento e fine dell’educazione: le coordinate di fondo nella sfida educativa secondo il Consultorio Familiare Sabino.

La sfida educativa caratterizza da sempre la dinamicità dei rapporti tra generazioni, la vita e il futuro della società stessa. La sua declinazione riguarda sia gli aspetti comunitari che quelli più circoscritti al piccolo e al piccolissimo gruppo, fino a coinvolgere le scelte del singolo e il conseguente coinvolgimento in termini personali.

Il rapporto tra “educazione” e “mondo” richiede, oggi più che in altri momenti della storia della civiltà, alcune inevitabili consapevolezze, perché è la “complessità” la dimensione caratterizzante la vita della maggior parte dell’umanità. È un aspetto che non può essere sottovalutato o evitato dalle diffuse agenzie formative, perché interroga e provoca gli stili educativi, i metodi di insegnamento, le modalità con cui si propone un determinato itinerario di crescita e sviluppo della consapevolezza di sé.

Guardare alla “complessità” con le idee chiare, in modo da dominarla piuttosto che esserne dominati, significa cogliere in essa quanto c’è di buono e utile per la crescita dell’uomo e per la promozione del suo benessere materiale e spirituale.

Ecco le coordinate di fondo che ispirano le progettualità pedagogiche del Consultorio Familiare Sabino, guidano le sue proposte formative che rivolge alle scuole di ogni ordine e grado della nostra Provincia. Il senso del rapporto tra Consultorio e Scuola è proprio questo: fornire un’occasione in più per lo sviluppo e la crescita dei nostri giovani, per sostenere e promuovere la genitorialità, per sperimentare occasioni di formazione e professionalità.

Un Consultorio “attrezzato” da lunghi e fecondi anni di impegno nel territorio diocesano, da un significativo entusiasmo e da una forte valorizzazione della competenze nelle Scienze Umane, strumenti al servizio di una visione dell’uomo che non tralascia né demonizza nessuna delle sue dimensioni.

Ricondurre l’uomo ad un’unità, favorendo la continuità delle sue tante esperienze e dimensioni, e non tendere alla loro separazione, è la prospettiva alla base delle modalità con le quali il Consultorio affronta la sfida educativa. La scoperta del sé, la crescita della propria consapevolezza, della dimensione affettiva, la comprensione del ruolo educativo svolto dalle figure parentali, il rispetto e la valorizzazione delle generazioni, sono temi ricondotti ad una sintesi, in cui la “complessità” e, per certi versi, “la babele educativa”, non viene ignorata, ma affrontata, ricompresa in un orizzonte più ampio, quello proprio della pedagogia dell’Umanesimo Integrale.

Si tratta di un indirizzo filosofico-pedagogico particolarmente caro a san Giovanni Paolo II, legato al filosofo francese Jacques Maritain, in cui si promuove un’azione educativa tesa a valorizzare e costruire l’unità tra le dimensioni naturale, spirituale e sociale dell’uomo, rispettando e arricchendo quindi l’idea che l’uomo ha di sé, anziché impoverendola secondo un’impostazione riduzionistica.

Fare della persona il fondamento e il fine dell’educazione, nel rispetto della ricchezza e della variabilità delle dimensioni della vita personale, sia intellettuale che religiosa, sia politica che etica, sia naturale che sociale ed estetica, sono i principi ispiratori della progettualità educativa del Consultorio. Questa importante realtà intende proporsi come elemento di riferimento, accanto ad altri nel territorio diocesano, per render conto della specificità del portato educativo che caratterizza una visione integrale dell’uomo, rivolto ai giovani, ai genitori e all’intera comunità educante.