La passione di Gesù per la barca di Pietro

Leggi e rileggi

Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse. (Mc 3,7-12)

Medita e rifletti

Anche Gesù ha la sua “Luna Rossa”, una barca della quale sembra non poter fare a meno. Di volta in volta la barca è rifugio, è pulpito, è letto, è cattedra. Vi sale per gustare l’intimità coi suoi discepoli, ne scende per andare incontro alle folle (Mc 4,1; 4,35ss; 5,2.18.21; 6,31s.; 8,13). Dalla barca rivolgerà il suo insegnamento in parabole, sulla barca cercherà un sonno ristoratore mentre infuria la tempesta.

È importante notare come, proprio adesso nel vangelo, quando già si profila all’orizzonte la sagoma oscura della croce, perché già si era “tenuto consiglio contro di lui per farlo morire” (Mc 3,6), inizia la “passione” di Gesù per la “sua” barca. E’ indubbio che sotto il simbolo della barca si cela la realtà della chiesa. Per il momento è solo una piccola realtà, come un pezzetto di lievito, che ben presto fermenterà tutta la pasta. E’ a questo punto che inizia, in modo nascosto, quasi dimesso, la vita della Chiesa. Attorno a quella barca, a quella piccola Chiesa, comincia a radunarsi una folla sempre più crescente, il nuovo popolo di Dio. Da quella barca, da quella piccola Chiesa Gesù comincerà a far udire la sua voce e inizierà a formare il suo popolo con un insegnamento nuovo. Su quella barca, in quella piccola Chiesa troveranno diritto di cittadinanza tutti i miseri, i poveri, gli ammalati, i derelitti, coloro che sono nel bisogno, chi cerca speranza, chi vuole aiuto, chi attende salvezza.

Molti, anche tra i credenti, pur esprimendo la loro adesione al Signore Gesù, faticano ad aderire alla chiesa, o la accettano quasi come un male necessario, o la sopportano con indifferenza o inquietudine: eppure il popolo di Dio si trova tutto su quella barca che è la chiesa. Sarà pur vecchia, avrà pur bisogno di restauro, forse è fragile e con qualche falla, ma è pur sempre la “passione” di Gesù. Spesso è sballottata da onde fragorose, ma il Signore la sostiene e la sospinge verso un approdo sicuro. E’ quasi certo che essa oggi non possa competere con i numerosi “transatlantici” che solcano i mari della storia, le “navi da crociera” ben attrezzate con a bordo i più sofisticati strumenti di navigazione. Eppur Gesù predilige la Sua Barchetta, in cui egli stesso è il timoniere e che sospinge in avanti con l’agile soffio dello Spirito.

È pura follia fidarsi di un mezzo tanto inadeguato. Se non genera sospetto e derisione per lo meno fa sorridere; ne faremmo volentieri a meno, preferiremmo altri mezzi e magari seguire una rotta tutta nostra. Invece, volere o no, occorre proprio salirci a bordo.

  • Mi fido dell’insegnamento della Chiesa, so fidarmi di lei anche quando infuria la tempesta?
  • So accettare come compagni di viaggio e aprire il cuore a quanti hanno bisogno di sperare ancora?
  • So riconoscere nella Chiesa fondata da Cristo la “barca” di cui Lui è il timoniere e che lo Spirito sospinge nel mare della storia verso lidi di eternità?

Prega

Signore Gesù quant’è difficile a volte fidarsi della tua Chiesa. Quant’è difficile volerle bene soprattutto quando ne scopro difetti, vigliaccherie, interessi mondani e imperfezioni. Aiutami ad amarla come l’hai amata e continui ad amarla tu pur costatandone l’inadeguatezza. Aiutami a cogliere in essa l’indispensabile mediazione salvifica che mi porta a conoscere Te e a lasciarmi condurre dallo Spirito.

Agisci

Mi sforzerò di amare la comunità ecclesiale a cominciare dalla mia parrocchia. Non giudicherò i miei compagni di viaggio, ma offrirò loro la mia amicizia e con loro condividerò i doni che Dio mi ha dato. Senza nasconderne le inadempienze mi impegnerò in modo fattivo e operoso a contribuire, con la santità della mia vita affinché la Chiesa risplenda nel mondo come sacramento di salvezza.