La “Festa dell’Olio” di Colli sul Velino e Rivodutri

Continua la joint venture tra i comuni di Colli sul Velino e Rivodutri e delle rispettive Pro Loco. Dopo il successo della “Festa del Vino” dello scorso Novembre, le due Pro Loco hanno organizzato la “Festa dell’Olio”. Si è svolta lo scorso sabato nei locali del Salone Arcadia a Rivodutri.

Tema dell’iniziativa è stata la gara dell’olio prodotto dagli abitanti dei due paesi e il seguente mini corso per assaggiatori organizzato dalla sezione reatina dell’Associazione Italiana Sommeliers.

Abbiamo scambiato qualche impressione con i tre Sommeliers – i signori Pacifico, Conenna e Cardelloni – che hanno allietato il pomeriggio della festa con un interessante conferenza sulla Degustazione.

Come si procede per la degustazione dell’olio?

I parametri da tener presenti sono: i parassiti, la lavorazione e la conservazione. Ovviamente per quanto riguarda la conservazione, se non vengono rispettate le norme igieniche, l’olio non sarà di buona qualità. Così come se durante la maturazione del frutto la pianta è attaccata dai parassiti. Per la lavorazione, invece, con i moderni processi, viene lavorata insieme al frutto anche parte dei rami e delle foglie: ciò influisce sul suo sapore che assume un’accezione di “verde”, di “erba”. Se l’olio non presenta questi difetti, si procede alla degustazione. Teniamo conto di diversi tipi di sapori: l’olio può variare da un aroma piccante, a uno amaro o dolce persino di carciofo. Più raro è il sapore mandorlato. Infine l’olio si classifica in base al grado di acidità.

Il colore può influire sulla qualità e sul gusto?

Il colore non ha molta importanza. Si può passare dal verde degli olii del nord dell’Italia e del Centro al giallo degli olii del Sud. I vostri olii, ad esempio, si accompagnano a piatti delicati, con un’elaborata preparazione; mentre quelli del Sud, sono destinati a un uso verso piatti più succulenti come carni. Comunque sia, gli olii dell’Italia centrale sono più gradevoli come sapore e sono indicati per i bambini piccoli.

L’olio è migliore se proviene da una pianta “vergine” o “stagionata”?

La differenza è minima; ovvio è che se la pianta è più giovane l’olio è migliore e più stabile.

La cultura dell’olio è insita nella nostra terra da tempi immemorabili…

Certo. Si pensi che al tempo dei romani l’olio più buono, l’extravergine di oggi era chiamato “l’olio dei re”, mentre quello raccolto dai frutti caduti in terra era denominato “degli schiavi”.

È importante far conoscere il vostro lavoro a chi usa quotidianamente l’olio in cucina?

Certo che sì. Oramai, per esempio, le massaie a forza di usare l’olio commerciale, hanno imparato a conoscere il loro sapore e a utilizzarlo come metro di paragone. Quando assaggiano l’olio artigianale, non lo riconoscono come più buono, perché oramai sono abituate al sapore ovattato dell’olio commerciale.

Dopo una gustosa cena che prevedeva specialità dei due comuni, la serata si è andata avanti con le esibizioni di Zumba dell’A.S.D Sporting Club Nuoto Rieti e delle scuole di Salsa “Bailamos-Rieti” e “Salsa e non solo”, per concludere la giornata ballando e divertendosi.