Rieti

La città scende in strada per il Carnevale

Festa grande a Rieti per il Carnevale: tante famiglie, non solo della città, si sono ritrovate in strada per stare insieme, per fare confusione, per liberare un bel po’ di energia positiva

Festa grande a Rieti per il Carnevale. Da diversi anni non sfilavano i carri mascherati e con gioia tante famiglie, non solo della città, si sono ritrovate in strada per stare insieme, per fare confusione, per liberare tanta energia positiva. Un bel sole ha baciato la giornata di metà febbraio annunciando una speranza di primavera e il cielo azzurro ha certamente contribuito alla riuscita del sabato di festa, alimentando il buon umore.

«La comunità ha bisogno anche di momenti di svago, amicizia, bellezza, e qualche giorno all’anno è bello stare in maschera», ha detto il vescovo Vito salutando la manifestazione all’inizio del corteo. Partita da piazza della Repubblica, la sfilata è salita verso il centro storico attraverso la direttrice di viale Sacchetti Sassetti e viale Matteucci, per poi sterzare verso le mura ed entrare da via Cintia.

Tanti i sorrisi, le urla, gli scherzi. Ragazzi inzaccherati dalle bombolette spray e capelli pieni di coriandoli e stelle filanti. Quattro i carri e otto i gruppi a piedi, tutti curatissimi, preparati con attenzione ai mini dettagli. La musica ad alto volume fa ballare e copre le voci. Sono in maschera anche tanti tra il pubblico al bordo della via, sia gli adulti che i piccoli, a volte intere famiglie. Ci sono la bambina con l’apparecchio per i denti e il papà con il ragazzino sulle spalle per fargli vedere meglio, la mamma con il passeggino e i nipoti che tengono i nonni per mano temendo di smarrirsi nella folla. E nel suo rimescolio di cose e persone il carnevale esprime bene quest’epoca di transizione. Convivono le figure tradizionali e i più audaci travestimenti in stile cosplay, la maschera di Arlecchino e quella cinematografica di Joker, i baffi e il cappellino da videogioco di Super Mario e l’immaginario di Guerre Stellari.

Qualcuno è irriverente, ma ci sta: a carnevale tutto è concesso ed è bello godersi un po’ di libertà e ricordare che è sempre meglio non prendere le cose troppo sul serio. Non manca qualche maschera macabra, ma a Rieti il carnevale sembra vincere di gusto su halloween per spirito, autenticità e partecipazione.

Intanto in piazza c’è una band sul palco, i gruppi attraversano la folla e i carri si radunano davanti alla Prefettura. Oramai tutto il centro è invaso e non resta che godersi il divertimento e la confusione. Da mangiare ci sono pizze fritte e i dolci del periodo da prendere negli stand, mentre i camerieri dei bar del centro, adeguati con vistose parrucche, servono caffè e aperitivi ai tavoli.

«Poi dovremo ritornare alla vita di tutti i giorni – aveva aggiunto don Vito salutando la folla – ma è bello vedere tutta la comunità coinvolta in un bel clima di amicizia».