«Incontriamoci Ricostruiamo il Futuro»: presentata la manifestazione Uil

Presentata questa mattina presso la sede provinciale della Uil di Rieti la manifestazione «Incontriamoci Ricostruiamo il Futuro», tre giorni di dibattiti, convegni, musica e folklore, da mattino a sera. Il segretario della Uil Alberto Paolucci chiama a raccolta la città, la politica, le associazioni. «Servono un impegno straordinario e uno scatto di orgoglio per ripartire. Per tre giorni ne parleremo al Postiglione, svincolo per Contigliano sulla Rieti-Terni». Il tema di snodo per dare respiro al territorio, secondo Paolucci, è monetizzare il «petrolio bianco» (l’acqua potabile) che ogni giorno parte dal Reatino, dalla Valle del Velino, dal Cicolano, e dalla Sabina per confluire nella Capitale.

«Per saldare il pregresso in modo “dignitoso”, Roma-Acea-Regione Lazio dovrebbero versare immediatamente 105 milioni di euro nelle casse della Provincia di Rieti e Comuni interessati come pagamento delle percentuali spettanti per l’acqua potabile che inviamo ogni giorno verso la Capitale. Tardare un giorno di più significa colpire a morte la nostra terra che è in ginocchio». Alberto Paolucci, segretario provinciale della Uil, alla vigilia della “tre giorni” di dibattiti al Postiglione di Contigliano lancia l’affondo e presenta il tema trainante.

«A me non interessa se chi ha governato cinque o dieci anni fa il Comune di Roma e la Regione ha fatto il furbo o ha favorito Acea, oggi diciamo basta! Rieti è in ginocchio, occorrono una serie di investimenti che il Governo nazionale e quello regionale non vogliono fare per mancanza di fondi (dicono) e allora noi rispondiamo: dateci quanto ci spetta come territorio per il nostro petrolio bianco, l’acqua. Poi, così, i nuovi treni per potenziare la Rieti-Terni-Roma o i danari per scongiurare i tagli del Cotral ce li abbiamo. Sono i nostri, non vogliamo l’elemosina. Per non parlare di quanto si potrebbe fare per garantire la manutenzione e la comunicazione del Cammino di Francesco. Come si fa a fare turismo e cultura senza investimenti? Ai politici dico: avete visto quanta gente c’era per l’insediamento del nuovo Vescovo? Rieti può crescere con la fede e il turismo religioso» prosegue Alberto Paolucci.

«Infine c’è il capitolo delle grandi opere. Tutte ferme per colpa delle ripicche della politica. Il Comune non interviene, il PD è spaccato e nessuno decide. Alla Regione c’è un caos apparente, perché Zingaretti e i suoi  prendono posizione ed investono dove dicono loro. Rieti ha un bisogno terribile di risorgere, ce lo chiedono migliaia di cassintegrati e le loro famiglie. Come Uil chiediamo aiuto al nuovo Vescovo Domenico Pompili e a quel che resta della Prefettura e cioè al sempre disponibile dott. Paolo Grieco. Roma rispetti la legge e paghi la nostra acqua» conclude Alberto Paolucci.