Il volontariato sistemico

Dopo un anno di sperimentazione su Roma, il Trovavolontariato‚ il servizio promosso dai Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio per aiutare gli aspiranti volontari a trovare la propria associazione ideale, viene ora allargato a tutta la regione.

Anche Rieti sarà coinvolta direttamente dall’esperienza Trovavolontariato. Grande la soddisfazione di Paola Mariangeli del Cesv di Rieti.

Paola, spieghiamo cos’è il Trovavolontariato?

È un servizio che permette a chi ha voglia di impegnarsi‚ ma non ha ancora incontrato l’associazione che più si addice ai suoi interessi e caratteristiche, di essere supportato nell’individuazione dell’associazione ideale grazie all’indicazione di pochi semplici parametri: zona di riferimento‚ utenti destinatari del servizio, come donne‚ minori‚ anziani‚ ambiente‚ persone con disabilità‚ motivazioni‚ competenze e altre preferenze personali.

In questo cammino sono seguiti passo passo da chi ha svolto questa esperienza prima di loro?

Certamente. Gli operatori dei Centri incontrano l’aspirante volontario e agevolano l’inserimento presso l’organizzazione di volontariato accreditata. È un servizio innovativo di sostegno all’impegno civico‚ accessibile a cittadini di ogni età e che prescinde dall’istruzione o precedenti esperienze‚ basato sull’approfondita conoscenza del mondo associativo.

Perché è così importante fare rete in quest’ambito?

Perché il Trovavolontariato può aiutare chiunque a contribuire al benessere della comunità mettendo a disposizione un po’ del proprio tempo e moltissime sono le associazioni‚ attive nei settori del sociale‚ sanitario‚ ambiente‚ cultura e protezione civile‚ pronte ad accogliere i nuovi volontari sul territorio.

Anche nella provincia di Rieti partirà il piano di comunicazione che si avvarrà di molteplici strumenti.

Avremo il supporto della stampa, di radio e televisioni e dei siti on-line, oltre che dei comuni e di altri enti cui si aggiunge la collaborazione con le scuole e i principali centri di aggregazione giovanile e della terza età quali per iniziare. Inoltre, nel mese di ottobre partirà il Corso di formazione “Orientamento al volontariato”.

Parliamo dell’importanza dei Centri di Servizio per il volontariato.

Partendo dal presupposto che a Rieti nel lontano 2002, al momento della nostra nascita, non c’era la cultura dei Centri di servizio per il volontariato, va detto che non è stato facile conquistare la fiducia di tutti, a partire dalle Istituzioni, che solo da qualche anno hanno imparato ad apprezzare la nostra collaborazione conquistata con determinazione e fatica. Anche gli Istituti scolastici, dopo una diffidenza iniziale, ora apprezzano e stimano il nostro operato con attività di scuola e volontariato.

Un lavoro impegnativo.

Attraverso la vasta rete di relazioni che come operatrici della Casa del Volontariato siamo riuscite a costruire nell’ambito del nostro lavoro, siamo riuscite a farci promotrici e sostenitrici dei processi che sono stati avviati a livello territoriale a favore e a sostegno delle associazioni. In questi anni abbiamo conquistato competenze specialistiche costruire nel tempo attraverso la pratica quotidiana e l’auto-formazione.

Il valore sociale ed aggregativo del fare volontariato.

Dobbiamo partire dal concetto che la responsabilità dei cittadini è la vera moneta della civiltà. Fare del volontariato il motore della coesione sociale significa volerlo sempre più competente e aspirare a un livello di efficienza delle associazioni oltre che a sforzarsi per fare bene e con competenza ciò per cui ci si impegna.

Più le competenze richieste al volontariato sono importanti, più c’è bisogno di lavorare in modo consapevole e mirato.

Per questo periodicamente i Centri di servizio per il volontariato del Lazio Cesv e Spes attivano corsi di formazione per i volontari. Il prossimo ottobre si attiverà l’Orientamento al Volontariato, un corso di 12 ore suddiviso in 4 incontri pomeridiani che offrirà a chi si vuole avvicinare a questo mondo, l’opportunità di comprendere i criteri che caratterizzano il volontariato stesso.

E quali sono questi criteri?

Le caratteristiche del volontario sono motivazioni, valori, gratuità delle prestazioni cui si aggiungono le aree di intervento delle organizzazioni di volontariato e i settori di intervento. Proprio per questo, chi vorrà provare ad aderire ad una delle tante associazioni che operano nel nostro territorio verrà messo in contatto con l’associazione che si occupa di ambiente, protezione civile, ambito socio-sanitario, culturale e tanto altro ancora.

Volontariato che può coinvolgere tutti.

Con la partecipazione al volontariato ognuno di noi, uomini e donne, giovani ed anziani, concorre alla realizzazione della società civile, mettendo a disposizione il proprio operato, il proprio tempo, le proprie capacità per gli altri e per la comunità di appartenenza. A motivo della sua gratuità e del suo fine solidale, per lungo tempo il volontariato è stato interpretato come una economia a se stante, come un mondo con dinamiche pervase di affettività, reciprocità e complementarietà, ma scollegato dalla realtà economica, politica ed amministrativa. Molti anni sono stati necessari per farlo invece riconoscere come parte integrante della società civile, facendone oggi, uno degli indicatori della coesione sociale e un veicolo di cittadinanza democratica attiva. Tanto che lo spessore e l’efficacia del volontariato sono talvolta addirittura presi in conto tra i fattori di sviluppo sociale.

Oggi però anche nella nostra società, sono in crescita le dinamiche di partecipazione del Terzo Settore alla produzione di valore sociale.

Insieme all’aumento del numero delle organizzazioni no-profit e dei cittadini coinvolti crescono anche le responsabilità di tutti coloro che sono chiamati a rispondere a sempre più urgenti bisogni sociali, molto spesso correlati alle carenze e alle inefficienze del welfare pubblico. Se il volontario è un cittadino che, adempiuti gli obblighi sociali, usa parte del tempo personale per attività di interesse generale e collettivo, tale investimento evoca un’attenzione da parte della società organizzata. È perciò fondamentale che le prestazioni svolte dai volontari e dalle loro organizzazioni siano gratuite. Tale partecipazione va perciò agevolata e concepita in maniera sostenibile.

Il disegno di un mondo globalizzato ha offerto al volontariato nuovi orizzonti di sviluppo.

E lo ha trasformato in un protagonista sociale che si esprime da una lato in originali forme di gestione di servizi e di attività nuove, dall’altro in una cittadinanza attiva esemplificata da sistemi di autogestione e di autodifesa sociale, di mutualismo e di economia informale e popolare. Potremmo dire che il volontariato ha rilanciato la sfida della partecipazione.

Le associazioni sono da sempre impegnate nella sensibilizzazione e promozione del volontariato tra i giovani.

Perché si vuole fornire loro un’occasione di crescita e formazione personale. Per questo molte organizzazioni sono interessate a collaborare con le scuole di ed incontrare studenti di ogni età ai quali proporre percorsi educativi, complementari ai curricula scolastici.

Come si svilupperanno i progetti nelle scuole?

Gli Istituti potranno selezionare e scegliere i progetti sulla base del proprio ordine e grado, degli interessi e del territorio di appartenenza. Inoltre il progetto Scuola e volontariato, così come i singoli progetti associativi che lo compongono, si propone per essere inserito all’interno dei POF (Programma dell’Offerta Formativa). I percorsi potranno essere, inoltre, integrati da strumenti e materiali promossi dai Centri di servizio, in particolare In-volontariamente, strumento multimediale e interattivo pensato per suscitare l’interesse dei ragazzi sulle tematiche della partecipazione, della responsabilità e del volontariato. Un cammino emotivo e divertente per far riflettere, stimolare forme di attivazione e mettere a fuoco o in discussione la percezione che si ha dell’impegno volontario.

Quindi i giovani potranno portare avanti le loro esperienze nelle associazioni.

A livello individuale o di gruppo, gli studenti potranno scegliere di cimentarsi in brevi esperienze di volontariato sulla base di proposte associative pensate ad hoc. Oltre a scoprire concretamente il mondo dell’impegno volontario, i ragazzi potranno ricevere il riconoscimento dei crediti formativi, se e secondo quanto previsto dall’Istituto, e un attestato rilasciato dai Centri di servizio e dall’Associazione con l’indicazione delle competenze acquisite.