Il vescovo Domenico: «Credere non è rottamare la ragione»

La festa di Santa Lucia, ha visto il vescovo Domenico impegnato in due celebrazioni: presso la casa delle Clarisse Apostoliche, eredi dell’antico monastero delle Clarisse di Santa Lucia, e nella cappella dell’ospedale San Camillo de’ Lellis, dove ha presieduto una messa partecipata in modo particolare dagli operatori dell’oculistica. La santa è infatti protettrice della vista, degli oculisti e dei ciechi, un ruolo legato alla sua leggenda e, molto probabilmente al suo stesso nome: Lucia, infatti, richiama il latino Lux, ossia Luce.

E proprio ai due elementi che illuminano la vita dell’uomo, la ragione e la fede, si è rivolto il vescovo Domenico nell’omelia, spiegando che non vanno mai separati perché «credere è sempre un atto umano che congiunge ragionevolezza e insieme abbandono. Mai l’una senza l’altro».

Mons Pompili ha dunque messo in guardia da una fede basata su «spinte emotive che lasciano presto il campo alla superstizione e alla falsa religiosità», ma anche da chi «si fida solo delle proprie convinzioni razionali e mai ci si abbandona a Dio».

«Credere non è rottamare la ragione» ha aggiunto don Domenico indicando nella «crisi del pensiero» uno dei tratti del mondo di oggi, anche nella vita sociale. Una crisi che richiede di «informarsi sulla fede», di indagare «le ragioni per cui credere», che vanno esposte «non con arroganza, ma con dolcezza e rispetto». Sapendo che la fede è un «andare oltre la ragione», che aiuta a «non lasciarsi incastrare solo dal ‘qui e ora’, ma cogliere dietro la vita un destino più grande, di cui il Vangelo ci offre una interpretazione sicura».

«Una fede senza ragionevolezza», ha poi aggiunto il vescovo, è un’errore, speculare a quello di «una ragione senza speranza»: se manca la ragione, la fede non si sta in piedi, ma se mancano le opere si rischia di farne un’evasione. «Questa è la verità: la fede non serve a se stessi, ma a spingerci a vivere l’attesa del ritorno del Signore con intelligenza e fiducia».

foto di Massimo Renzi