Il teatro e chi lo scrive

Tra le realtà culturali più attive nel territorio c’è il teatro. Il mondo delle commedie è ricco e variegato. Per conoscerlo meglio abbiamo pensato di porre alcune domande a Giulia Sebastianelli, una giovane attrice e autrice di commedie in dialetto reatino. A pochi giorni dal suo prossimo spettacolo ha accettato di fare una piccola intervista.

L’opera che tra poco andrà in scena si intitolerà “Pocu o quaci gnente”. Vogliamo sapere un “pocu” anche di te e della tua attività teatrale.

Per prima cosa, quando e come hai iniziato a recitare?

La mia primissima esperienza con la recitazione l’ho avuta a 6 anni nel Gruppo Estivo Parrocchiale del mio paese, Piani Poggio Fidoni. La passione si è poi concretizzata nel 2009 con la fondazione di un Gruppo Teatrale legato all’Associazione Giovanile Culturale “Ci Vuole un Senso”.

Parlaci di questo gruppo teatrale.

E’ il nostro spazio nel mondo. Siamo una quindicina di ragazzi tra i 14 e i 26 anni. Partiti con le serate estive nelle piazze della provincia, abbiamo poi avuto varie collaborazioni e quest’anno, per la prima volta andiamo in scena al Piccolo Teatro dei Condomini. Io sono fondatrice e responsabile del gruppo e segretaria dell’Associazione.

Da allora che effetto fa salire sul palco?

Mamma mia! Di certo non calma assoluta. Però è qualcosa che mi piace e mi “prende” ogni volta, quindi tutto sommato ci sta di essere un po’ agitati.

Oltre a interpretarle sei anche autrice di commedie, dov’è nata questa passione?

Con l’associazione. In effetti il mio ruolo nel gruppo teatrale è proprio quello di autrice e regista delle commedie.

Descrivici con una parola cos’è per te la scrittura?

Un’urgenza. Mi ritrovo a scrivere freneticamente e in pochi giorni la commedia è finita. Altre volte mi serve più tempo o magari mi accorgo di seguire una falsa pista. In ogni caso arriva un momento in cui “devo” scrivere, non posso farne a meno.

In cosa trovi le ispirazioni, sui libri o nella quotidianità?

Il miglior libro è la vita stessa. È da questa miniera che prendo spunto per le mie opere.

Prima di concludere parlaci del lavoro che porterete in scena a maggio, l’8 e il 9 alle 21:00 e il 10 alle 17:30, al Piccolo Teatro dei Condomini (via di mezzo, 184)

I personaggi si alternano tra amori che nascono e finiscono, sullo sfondo di improbabili candidature a sindaco e le novità della nuova casa in affitto.

Ultima curiosità, il teatro per Giulia è…

Una risposta. Una delle possibili risposte ad un bisogno che abbiamo tutti. Il bisogno di uscire dalla realtà, da quel teatro grande come il mondo intero e che non possiamo controllare. Questo vale per l’attore che si mette nei panni di qualcun altro, per l’autore che crea un piccolo nuovo mondo, per il regista che in qualche modo ne tiene le redini. E vale anche per lo spettatore, che si immerge in qualcosa che non conosce e che non esiste.

Quindi il teatro è finzione.

Si certo. Al tempo stesso però ci parla della realtà, ce ne mostra un aspetto inedito o nascosto. Per far questo nel mio caso provo ad usare la comicità, convinta come sono che nessuno direbbe mai “che noia, questa commedia fa troppo ridere!”.