I rappresentanti istituzionali sollecitano il Ministro sul caso Ritel

I Deputati al Parlamento Fabio MelilliOreste  Pastorelli, il Sindaco di Rieti Simone Petrangeli, l’assessore del Lazio Fabio Refrigeri e il consigliere regionale Daniele Mitolo hanno preso carta e penna e scritto al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato una lettera per rimettere in primo piano la sorte dei lavoratori Ritel.

Di seguito il testo della lettera:

Sig. Ministro,

Qualche anno fa la soc. Alcatel decise di alienare il sito di Rieti ad un gruppo di imprenditori che diedero vita alla Soc. Ritel. Non senza dubbi e sacrifici il sindacato ed i lavoratori sottoscrissero con l’azienda e con il Ministero dello Sviluppo un protocollo di intesa finalizzato a definire i contorni della nuova attività industriale. In quel protocollo assumeva un ruolo rilevante la Soc. Finmeccanica che si impegnò a supportare i nuovi imprenditori. Alcatel e Finmeccanica, a garanzia del processo industriale, entrarono a far parte della nuova società.

La nuova esperienza imprenditoriale non ha dato i frutti sperati e da alcuni anni il Ministero dello Sviluppo, insieme ai sindacati ed alle rappresentanze istituzionali del territorio, sta adoperandosi per dare soluzione ad una crisi che vede a rischio oltre 200 posti di lavoro.

Dopo un tentativo esperito direttamente dalla Presidenza del Consiglio, che non ha dato i frutti sperati, il Ministero dello Sviluppo ha individuato una compagine imprenditoriale disponibile a riaprire il sito di Rieti, con il supporto di Finmeccanica alla quale è stato chiesto di onorare il protocollo di intesa originario. Finmeccanica, al tavolo delle trattative, ha dato sempre la sua disponibilità arrivando a quantificare nel dettaglio il suo impegno.

Nonostante ciò nulla accade e, dato che nel frattempo la società è in fallimento, i lavoratori rischiano per fine settembre di essere licenziati.

Dopo anni di trattative il comportamento dilatorio di Finmeccanica  che, nonostante gli impegni assunti, (come potrà rilevare dai suoi uffici), non procede come dovrebbe a chiudere accordi operativi con i nuovi imprenditori, vanifica il lavoro fatto dai tecnici del Suo Ministero, dal sindacato e dai rappresentanti delle istituzioni. Non dar vita a quanto solennemente Finmeccanica si è impegnata a fare è offensivo per chi ha partecipato alle numerosissime riunioni, per le Istituzioni e soprattutto per i lavoratori che si sentono giustamente presi in giro.

Finora il loro atteggiamento e quello del sindacato, nonostante il lunghissimo tempo trascorso, è stato di grande responsabilità, ma oggi la situazione è diventata insostenibile.

Dopo avere per lungo tempo, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, dato assicurazioni ai lavoratori rispetto ad un esito che sembrava a portata di mano, oggi siamo a rappresentarLe l’umiliazione  delle Istituzioni, costrette a registrare un comportamento, da parte di una società di proprietà’ pubblica, a dir poco intollerabile.

Nei prossimi giorni, se la vicenda non avrà una rapida accelerazione e non si daranno garanzie sulla riapertura del sito di Rieti, le istituzioni locali e i rappresentanti del territorio in Regione ed in Parlamento, non potranno che continuare ad essere al fianco dei lavoratori nelle iniziative di lotta che gli stessi intenderanno assumere.

Ci rivolgiamo a Lei, Sig. Ministro perché si adoperi nei confronti della Società Finmeccanica, affinché renda operativi, nel più breve tempo possibile, gli impegni assunti e sottoscritti.

Certi della Sua sensibilità, porgiamo distinti saluti.