I ragazzi del Liceo delle Scienze umane al Consultorio Familiare Sabino per l’Alternanza scuola-lavoro

Alternanza scuola lavoro per due classi del Liceo delle scienze umane grazie alla partnership fra l’istituto e il Consultorio Familiare Sabino

Nell’ambito dei rapporti assai fecondi fra la scuola e l’attività del Consultorio Familiare Sabino, prosegue la stretta collaborazione dell’organismo diocesano con il liceo delle scienze umane Elena Principessa di Napoli, consolidatasi quest’anno con il percorso di alternanza scuola lavoro – divenuto obbligatorio per la scuola secondaria superiore dalle classi III in poi che vede coinvolti, a turno, gli studenti della III B dell’istituto diretto da Geraldina Volpe.

Dopo l’esperienza quasi pionieristica dello scorso anno, allorché un gruppo di counsellors professionisti provenienti da un scuola di formazione della capitale articolò un significativo percorso sulla consapevolezza del sé con alcune classi del liceo di piazza Mazzini, quest’anno la convenzione con il consultorio ha previsto la realizzazione di un percorso inserito nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro – che coinvolge, appunto, due classi dell’istituto in coerenza con il piano di studi che caratterizza il loro iter didattico legato alla psicologia ed alle attività che riguardano i servizi alla persona.

A turno dunque e secondo un calendario prestabilito gli studenti partecipano, presso i locali del consultorio in piazza San Rufo al laboratorio di counselling dell’età evolutiva già in essere da circa un anno a questa parte; un percorso, quello voluto dalla struttura presieduta dalla dott.ssa Silvia Vari, di accompagnamento e di sostegno di un gruppo di bambini di età compresa fra i sei ed i dieci anni caratterizzato da diverse attività psico – fisiche, psico emotive e lettura di favole ad alta voce. L’obiettivo dichiarato del progetto: far acquisire ai bambini la consapevolezza dei propri punti forti e di quelli deboli e trovare soluzioni per quelle che si manifestano come vere e proprie zone d’ombra grazie alla capacità di riconoscere le proprie emozioni, gestirle e guardare all’altro con fiducia.

Il meccanismo che coinvolge gli studenti prevede, per coloro che saranno di turno la settimana successiva, un’apposita preparazione da parte dei propri insegnanti relativamente all’incontro cui parteciperanno tramite la preparazione accurata delle attività che saranno effettuate nel laboratorio e del c.d. setting stabilito.
Gli incontri, iniziati lo scorso 14 dicembre, proseguiranno fino al mese di aprile.