Televisione

I fratelli De Filippo spopolano sulla Rai

In cinema e in televisione è il momento dei fratelli De Filippo: Titina, Eduardo e Peppino, figli naturali mai riconosciuti del grande attore e commediografo napoletano Eduardo Scarpetta

In cinema e in televisione è il momento dei fratelli De Filippo: Titina, Eduardo e Peppino, figli naturali mai riconosciuti del grande attore e commediografo napoletano Eduardo Scarpetta che pertanto presero il cognome della madre Luisa. Una vita, quella dei tre De Filippo, segnata da contrasti e incomprensioni, soprattutto tra i due maschi, e al tempo stesso da tanti successi in palcoscenico, dapprima insieme e poi separati.

Una storia che ha in sé gli ingredienti della commedia drammatica, tanto che sono usciti in contemporanea due film su di loro: Qui rido io di Mario Martone e I fratelli De Filippo di Sergio Rubini, in concorso rispettivamente alla Mostra del cinema a Venezia e al Festival di Roma.

Il film di Martone (fresco vincitore del premio “Capri Cult”), però, è incentrato sulla figura di Scarpetta, anche se il ruolo dei figli illegittimi non è indifferente. Nel film di Rubini, con l’interpretazione di Anna Ferraioli Ravel, Mario Autore e Domenico Pinelli, succede il contrario, anche se lo Scarpetta interpretato dal bravo Giancarlo Giannini non solo si ritaglia un importante spazio iniziale, ma si presta pure a un confronto stellare con quello altrettanto convincente di Toni Servillo in Qui rido io.

Intanto I fratelli De Filippo, storia essenzialmente di un riscatto, è approdato in tv, su Rai 1, mettendo insieme 4 milioni di telespettatori dopo un’uscita di soli tre giorni nelle sale cinematografiche. Ora è disponibile su RaiPlay dov’è rintracciabile anche Sabato, domenica e lunedì, commedia di Eduardo, con la regia di Edoardo De Angelis e l’interpretazione di un altro grande attore, Sergio Castellitto, andata in onda anch’essa di recente su Rai 1.

In ogni caso su RaiPlay si trovano tanti titoli in qualche modo a firma De Filippo a cui merita dare un’occhiata.

 

Andrea Fagioli per avvenire.it

Foto Ufficio Stampa Rai