Giubileo con i Malati: solo Gesù trasforma il senso delle cose

Il giorno della festa della Madonna di Lourdes, la diocesi vede coincidere la Giornata Mondiale del Malato e il Giubileo con i Malati, in un unico evento che quest’anno è stato preparato da un triduo da svolto nella chiesa di San Domenico nei giorni 7, 8 e 9 febbraio.

«Il messaggio di quest’anno – spiega il direttore della Pastorale della Salute, Nazzareno Iacopinisi riferisce ad un frammento del Vangelo di Giovanni: Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5). L’episodio è quello delle Nozze di Cana, ed il richiamo è a lasciarsi stupire dalla fede, perché solo l’apertura a Cristo cambia l’acqua in vino, trasforma il senso delle cose».

E per approfondire questa prospettiva, domenica 7 febbraio è stato a Rieti don Andrea Manto, responsabile della Pastorale della salute della regione Lazio e della diocesi di Roma, per un incontro formativo rivolto ad operatori sanitari, volontari, Caritas parrocchiali, operatori pastorali e ministri della Comunione.

«Per questi ultimi abbiamo particolare attenzione – aggiunge il diacono Iacopini – perché sono il passaggio più immediato verso i malati, la presenza più viva e vicina della Chiesa presso chi si trova nel disagio e nella malattia. E l’incontro del 7 è stato anche un modo per conoscersi meglio, stringere le fila, e distribuire il materiale che abbiamo preparato. È stata infatti predisposta una Liturgia della Parola proprio per portare la Comunione in questo periodo».

Ma la Pastorale della Salute ha anche altre emanazioni “pratiche”: l’Unitalsi, le Confraternite di Misericordia e lo Studio Medico della Carità. «Sono presenze preziose che corrispondono ad un bisogno concreto di vicinanza e servizio corrisposto in forma del tutto volontaria. Lo Studio Medico, peraltro, è in vista di nuovi locali e di nuove attività, ed è stiamo portando avanti nuovi progetti anche con la Misericordia di Rieti».

E il Giubileo con i Malati non si conclude l’11 febbraio: infatti «il Pontefice desidera un contatto diretto con le persone, di conseguenza il Giubileo per la Pastorale della Salute avrà un seguito con un pellegrinaggio a Roma».